Il delitto del dodicesimo arcano – Il delitto del dodicesimo arcano



Silvia Alonso
Il delitto del dodicesimo arcano
Santelli.
Compralo su Compralo su Amazon

Esiste una realtà banale, a proposito del genere umano. Persino abitudinaria, che è quella che tutti vedono. Ma c’è anche un universo parallelo fatto di desideri del subconscio, a cui solo pochi accedono, sebbene sia condiviso. Una dimensione tra l’onirico e l’allucinato, in cui ogni gesto viene esasperato e a farla da padrone sono le pulsioni, fine ultimo il possesso.

Brutta bestia, l’uomo! Prevedibile, sempre uguale a se stesso. Inenarrabile, perché sebbene la ricerca del piacere sia un fine comune, il fatto che si passi attraverso il dolore è cosa indicibile. Eros e Thanatos (amore e morte), come due facce della stessa medaglia. Il godimento avviene sostanzialmente mortificando il corpo, nell’anelito di un bene maggiore, apice di una sorta di estasi eterna. E badate bene che liquidare la faccenda col commento: “è da zozzoni!” sarebbe quanto mai limitante. Perché c’è un’intera dimensione di cui prendere coscienza: cosa avviene davvero in determinate realtà? Qui il “sentito dire” non basta.

Il nuovo romanzo di Silvia Alonso, avvocato milanese con la passione per i gialli e la scrittura, s’intitola Il delitto del dodicesimo arcano, pubblicato nel maggio 2025 da Narrazioni Clandestine (Gruppo Santelli), con un’illuminante prefazione dello scrittore, editor e insegnante Diego Di Dio. 

Si tratta di un noir fuori dagli schemi, che mette in scena in una Milano mai così esoterica un’indagine che si basa su premonizioni, dove i simboli diventano protagonisti alla stessa stregua dei personaggi. Un legame collega taluni locali a luci rosse della capitale lombarda a eleganti Casinò della Costa Azzurra, ma il mondo “patinato” di certi uomini nasconde delle misteriose pratiche oscure. 

Una riflessione particolare merita il genere maschile che popola il romanzo, compreso il commissario preposto all’indagine di omicidio che si profilerà, quasi che fossero tutti delle “macchiette” di cui potersi fare beffa. Sono le donne, per una volta, a rappresentare il sesso forte. 

La protagonista è Maddalena Santacroce, laureata in Filosofia ed esperta conoscitrice dei Tarocchi, nonché ballerina di pole dance nel locale milanese notturno Mystique. 

Come Regine della Notte, le donne agiscono in modo fiero, Mistress affiliate a un cosiddetto Diavolo, che altri non è se non un boss della malavita internazionale. La posta in gioco perciò è alta, nessuno escluso. E talvolta ci scappa il morto. Come succede a un ex acrobata del circo di nome Mattia D’Angelo, che perde la vita durante una pratica sessuale estrema. Maddalena viene subito sospettata, inutile dirlo. Così come la sua amica Cristiana, che guarda caso scompare proprio a ridosso del fatto. Dov’è finita? Un cruccio che sarà di molti.

A tallonare Maddy, in modo asfissiante, sarà proprio il commissario Bellavista, che al fascino femminile non sa resistere. E che la malcapitata cercherà di evitare per tutto il tempo, particolare non da poco.

L’indagine porterà in luce scomodi tabù sessuali, smuovendo più di qualche coscienza. Il lettore si porrà delle domande, che poi è lo scopo che hanno i libri. E in questo senso Il delitto del dodicesimo arcano non dà giudizi, bensì si presenta come opera di denuncia di una determinata realtà “sotterranea” che esiste, anche se non si vede o in pochi ne parlano.

La scrittura sensuale e ricercata dell’autrice, ricca di ironia, fa il resto. Il lettore si appassiona alla storia, perché lo si mette davanti a pulsioni ataviche, senza offrire alcuna certezza. Con l’archetipo che penetra il mondo reale e conduce ai confini dell’invisibile. 

Che l’essenziale sia invisibile agli occhi, lo aveva già detto qualcuno. Eppure è il giusto commento per definire il concetto.

Un romanzo particolare, che fa riflettere su tutto quel che non si conosce. Consigliato!

Cristina Biolcati

Potrebbero interessarti anche...