La crepa del silenzio – Javier Castillo
Chiunque ami Javier Castillo, maestro del thriller spagnolo contemporaneo tanto caro a Joël Dicker e Donato Carrisi, che per lui hanno speso parole edificanti, non può ignorare che sin dall’inizio della sua trilogia mancasse un tassello. Ad affiancare i protagonisti nelle loro indagini vi era infatti un attempato ispettore dell’FBI, Ben Miller, che da anni attendeva notizie sulla sorte del figlioletto scomparso, pungolo doloroso della sua intera esistenza. E per uno come Castillo, che ama mettere a posto gli eventi, benché talvolta parta dalla fine per agganciare il lettore e poi, a mano a mano, faccia chiarezza, questo capitolo andava affrontato.
Dopo La ragazza di neve e Il gioco dell’anima, bestseller internazionali da cui sono derivate delle celebri serie Netflix, Castillo torna per concludere la storia con protagonista la giornalista investigativa Miren Triggs, personaggio complesso e dal passato tormentato. E proprio il passato, che si annida nella mente dei personaggi principali, come un loop che torna costante e impedisce loro di andare avanti, è il fulcro indiscusso della nuova vicenda.
La crepa del silenzio è comparso nelle librerie il 13 maggio 2025, pubblicato da Salani e con traduzione di Elena Rolla. Un mistero che durava trent’anni, quello che il lettore si trova a cercare di dipanare, che incalza e spinge la curiosità ai massimi livelli.
Ambientato tra Staten Island e New York, su due piani temporali differenti, rispettivamente il 1981 e il 2011, il romanzo inizia con una scena idilliaca di due coniugi che concedono al proprio bambino di recarsi a scuola in bicicletta, non sapendo che quello sarebbe stato l’ultimo giorno insieme. Ebbene sì, il marito è il citato Ben Miller che, con la moglie Lisa, asseconda la voglia di indipendenza del piccolo Daniel di soli sette anni. Quando poi, nel pomeriggio, Ben torna a riprenderlo, il figlio è scomparso e di lui si perdono le tracce per un lungo trentennio.
È il 2011, Ben è ormai in pensione. Prima di morire, lui vuole sapere cosa sia successo a Daniel, anche perché lo ha promesso a Lisa. Quindi chiede aiuto all’amico Jim Schmoer, ex professore e ora scrittore di successo, compagno di tante indagini passate.
Ed è qui che Miren Triggs, mentre combatte coi suoi demoni, che sovente affiorano negli articoli che cura in quanto giornalista, viene coinvolta nell’indagine di Daniel. Jim ormai non è più solo il suo ex insegnate, ma è diventato un vero e proprio compagno col quale condividere le varie esperienze. Vuole sentirsi utile, Miren! Quasi che scavare nella vita degli altri e aiutare a ritrovarli possa mettere ordine nella sua stessa vita, insieme alla voglia di seppellire il passato e cambiare pagina.
E proprio da un’intuizione geniale della Triggs arriverà una svolta. Un indizio infatti condurrà lei e Jim a scoprire un cadavere dalle labbra sigillate e una serie di indizi fondamentali per arrivare alla soluzione sulla sorte del piccolo Daniel.
Un romanzo scritto nello stile cinematografico che è tipico di Castillo, dove vengono esplorate le pieghe oscure dell’animo umano, i segreti che si nascondono in famiglia, ma soprattutto quel che si cela dietro il silenzio. Il non detto, così difficile da interpretare in qualunque tempo.
Dovesse essere l’ultima avventura di Miren, come si paventa nelle note dell’autore, ci mancherà . Lei e Jim hanno la particolarità di dare alle stampe un romanzo di successo sui fatti del caso precedente. Anche de La crepa del silenzio si sentirà parlare a lungo? Un augurio, una speranza. Siccome si tratta di Castillo, una certezza.