La bambina senza nome – Carmen Mola



Carmen Mola
La bambina senza nome
Salani
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Ogni indagine è una discesa nell’abisso, un percorso che lacera l’anima e la priva di un pezzetto alla volta. Questa volta, però, sembra impossibile continuare: qui l’anima si cancella definitivamente. 

La bambina senza nome è il terzo strepitoso libro del collettivo Carmen Mola, con protagonista l’ispettrice Elena Blanco. La rigida poliziotta della BAC sembrava ferma nella sua volontà di abbandonare la Brigada de analisis de casos, dopo l’amaro epilogo della Rete porpora. Una famiglia dilaniata e una maternità cancellata per sempre l’avevano portata ad abbandonare la sua seconda famiglia; ma quando sono i tuoi “familiari” ad essere in pericolo, il cuore vacilla sempre e la voglia di riportare un’amica a casa prende il sopravvento.

Chesca non è un’amica come tante, ma è stato il suo braccio destro in molte inchieste e, quando si è venuto a scoprire della sua scomparsa, l’intera BAC è stata scossa da un terremoto. Chesca, prima di andare in tribunale a testimoniare per il caso della tratta delle bianche, cede ad una notte di sesso con Julio, conosciuto da poco nel quartiere cinese di Madrid. Si ritroverà nuda, legata al letto, in un luogo sconosciuto, mentre nel suo appartamento verranno ritrovati solo il suo cellulare e una carta d’identità di un’altra donna.

Chesca è sparita, rapita e violentata mentre stava seguendo un’indagine di nascosto, un regolamento di conti personale di cui la BAC non era a conoscenza. Le sue ricerche, sedimentate nella sua anima sin da quando aveva sedici anni, l’hanno condotta ad un giro di vendite di maiali, non sempre allevati a norma.

Chi sono gli uomini che tengono in scacco Chesca? Chi è Rebecca, l’ultima ragazza che Chesca ha contattato prima di sparire, a cui aveva detto di essere la vera madre? Chi è Julio e perché la pista che porta gli uomini della BAC a trovare la collega è insozzata da impronte e odori di maiali?

La scomparsa di Chesca ha messo in allarme soprattutto il collega e amante, Zarate, che inizia una discesa verso l’abisso della propria anima, che culmina in un crescendo di suspense e dolore. Ma non sarà l’unico. Tutti i protagonisti di questa storia devono fare i conti con il lato più abominevole e animalesco che caratterizza l’essere umano, quello che lo porta a rinunciare alla dignità umana per sprofondare nell’inferno più profondo, di cui il maiale è la metafora più calzante.

Per comprendere l’origine di questo tuffo nell’abisso bisogna partire da un’altra ragazza, Valentina, messa incinta e abbandonata prima di essere scelta come sposa di un uomo che nulla sembrava avere di umano. Da qui, dal suo ventre, partirà una scia di sangue che attraverso i decenni arriverà a Chesca e ad una bambina senza nome, a cui nessuno sa dare un’identità.

Carmen Mola è un collettivo che con i libri con protagonista Elena Blanco ci ha messi di fronte a ciò che più respingiamo naturalmente: la disgregazione degli affetti familiari, la banalità della violenza, la solitudine nella disperazione. Va inserito a tutti gli effetti nell’olimpo della letteratura noir del nostro tempo.  

Antonio Sabia

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