Un poliziesco ambientato tra Napoli e Capri sul finire dell’800. Un po’ bella epoque, un po’ pruriti vittoriani. Sulla scena il commissario Veneruso, napoletano purosangue, investigatore d’intuito. E tanti omicidi.
Il commissario accompagnato dall’allegro e fedele agente Serra si imbarca sul piroscafo per Capri, l’isola felice ed eretica rifugio di rivoluzionari, eccentrici, peccatori e mistici, seguaci del libero pensiero e dei liberi costumi. La sua missione è quella di farsi consegnare un vecchio brigante in disarmo per condurlo nelle patrie galere.
Alle spalle, a Napoli, Veneruso si lascia una strage in famiglia. Un caso risolto grazie al suo fiuto e alla sua capacità di leggere dietro le apparenze. Facendosi condurre dal suo sesto senso. Non aveva una testa razionale e logica; lui seguiva l’istinto. Il suo cervello, una sorta di congegno arcaico.
La conclusione del caso napoletano non lo convince, lo tormenta. Acuisce la sua malinconia e incupisce le sue giornate sull’isola dove viene trattenuto, causa maltempo.
Il soggiorno caprese ben presto si trasforma in un horror. Tre le sorelle che vengono sgozzate. Proprio come le tre sorelle napoletane. C’è un mostro sull’isola.
Il commissario che lascerebbe volentieri le indagini ai colleghi carabinieri è, suo malgrado , costretto ad occuparsi degli omicidi delle ragazze- ogni notte, una- che avvengono sotto il suo stesso tetto.
Quelle delle sorelle non saranno le uniche morti violente di cui dovrà occuparsi il commissario. In una manciata di giorni Capri svela il suo volto nascosto. Veneruso , condotto dall’intuito svela i segreti più morbosi dell’isola felice. Socchiude la porta ai tanti vizi che accumunavano gli insospettabili dell’isola, da’ un volto al mostro e gli dà anche una voce.
Il flemmatico e sentimentale commissario Veneruso non riesce a portare sul continente il brigante, ma dopo il caso di Napoli riesce a chiudere anche il capitolo caprese. Donne vittime e donne carnefici. Il Poirot napoletano torna a casa , consapevole che giustizia è fatta. Per caso.