François Morlupi
Premio Scerbanenco 2021 : Il vincitore del premio dei lettori: Come delfini tra i pescecani
salani
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Noir In Festival – Premio Scerbanenco 2021: L’incontro con la cinquina dei finalisti si terrà venerdì 10 dicembre alle ore 17.00 al Teatro Filodrammatici di Milano.
Entrata libera fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione inviando una mail a reservation@noirfest.com,
indicando nome e cognome dei partecipanti e la data e l’evento per il
quale ci si intende prenotare.
Tutti gli eventi del Noir In Festival si svolgeranno in ottemperanza delle vigenti norme sanitarie.
Nell’attesa della proclamazione del vincitore riproponiamo la nostra recensione Come delfini tra i pescecani, vincitore del premio dei lettori 2021
Humor romanesco all’ennesima potenza, velocità e un ritmo incalzante fatto di dialoghi che quasi sembrano scritti già per una sceneggiatura, magari di una nuova serie tv in giallo. E poi una potenza narrativa unica e originale che si svolge in 416 pagine su due piani sia temporali, che spaziali. Questo il succo dell’attesissimo e nuovo romanzo giallo di Francois Morlupi, Come delfini tra i pescecani (pgg 416, Salani). Il commissario Ansaldi, figura centrale e alter ego dello scrittore, nei pregi e nei difetti, si circonda della sua squadra di personaggi-investigatori del Commissariato di Monteverde a Roma e tutti insieme con i loro errori macroscopici e la loro unicità di uomini e donne prima, e poi poliziotti, risolvono un rompicapo in cui i pescecani, anche uomini potenti sempre presenti a Roma, fanno da contraltare ai delfini. Ma, probabilmente, i protagonisti non risolvono le loro vite piene di difetti e paure. Ognuno di quei personaggi conserva dentro di sé un elemento del carattere dello scrittore, e su tutte sempre a dare fastidio e nello stesso tempo ad esaltare il personaggio c’è l’ansia, l’ipocondria di cui soffre Ansaldi. La preferita è sicuramente Eugene Loy, fragile e forte come lui e di origine francese come lo scrittore. Roma con le sue bellezze e nello stesso tempo la sua difficile quotidianità è sullo sfondo e in particolare il tranquillo quartiere di Monteverde che lo scrittore sembra conoscere bene. Roma, infatti, dà il là a battute ironiche anche sui suoi stessi abitanti e sulla loro impossibilità di programmare una vita tranquilla. Non vi annoierete, vi ciberete delle parole e delle pagine che scorrono senza soluzione di continuità. Da non perdere insomma, in attesa già del prossimo.
TRAMA
La storia si svolge nel quartiere Monteverde, a Roma. La tranquillità del Commissariato è turbata da una serie di omicidi, mascherati da suicidi o incidenti casuali. I cinque di Monteverde sono: Biagio Maria Ansaldi, ispettore del Commissariato; il vice-ispettore Eugenie Loy; William Leoncini, un ragazzo di colore con la passione per il nazismo; Roberto Di Chiara, appassionata di film coreani sottotitolati; e, l’ultima arrivata, Eliana Alerami. C’è poi Chagall il cane di Ansaldi sempre presente ad “aiutare” il commissario a pensare. La soluzione è inaspettata anche se nel piano temporale del passato vengono offerti indizi al lettore. Sta a chi legge cercare di capire. In conclusione c’è la descrizione di cosa fanno dopo i protagonisti e anche questo non sempre è un racconto scontato.