Un Paese giovane ha leggende giovani. Gli Stati Uniti creano quotidianamente la propria mitologia e uno dei posti migliori in questo Olimpo a stelle e strisce se l’è aggiudicato Sonny Barger. Ci sono pochi uomini tanto profondamente americani quanto Barger. Veterano, amante della sua terra, indipendente al punto di scegliere una vita pericolosa su due ruote, severo e coraggioso critico delle ingiustizie del sistema, anche se la cosa gli è spesso costata cara. Barger ha costruito la sua leggenda sulla strada, dove ha coltivato senza pause la rigogliosa pianta della libertà.
In Freedom, ha messo insieme i pezzi della sua esperienza facendone una sorta di manuale per guerrieri dell’asfalto, un inno alla vita senza compromessi e senza padroni.
Anche se è sempre stato considerato un rivoluzionario, un criminale o un fuorilegge, Barger ha cercato negli anni di farsi un’educazione e migliorare, ovunque si trovasse: dalle carceri militari alle strade polverose battute con i suoi Hell’s Angels. Indipendenza, originalità, forza, gentilezza, queste le doti che ha sviluppato e che ama rivedere negli altri.
Un libro veloce come le cavalcate di Barger in moto e profondo come i segni che si porta addosso, cicatrici che la vita ha preteso in cambio del regalo più grande: la Libertà.
«In questo libro ci sono i pensieri nati in viaggio lungo la strada, nei momenti di riposo, e nei periodi trascorsi in carcere. Il solo fatto di scriverlo mi è già stato maledettamente d’aiuto. Se anche per voi sarà così, be’, sarà per me un grande risultato. Prima di cominciare a leggerlo, però, vi faccio una semplice domanda: per voi la libertà è qualcosa di scontato? Provate a perderla, e vedrete che differenza.»