Malcolm è un ex poliziotto, ha un pessimo carattere, molti debiti e due matrimoni alle spalle. La fine del secondo è stata tragica: ha ucciso moglie e figliastro ed è scappato, fingendo un suicidio, con i risparmi della donna. Rifugiatosi a Sacramento cerca di riallacciare i rapporti con una sua ex fiamma del liceo, ma non ha fatto i conti con Sebastian Costas, il primo marito della sua defunta moglie, nonché padre del ragazzo ucciso. Sebastian ha giurato vendetta e non avrà pace sino a che non otterrà giustizia. Malcolm, sempre più preda di ossessioni, rapisce due ragazze di colore e così sulle sue tracce si mette anche Jane che lavora in un centro per donne vittime di violenza. Jane è stata a sua volta vittima di un marito serial killer a cui è sopravvissuta per miracolo. E così le strade di Jane e Sebastian si incontrano, non solo sul piano lavorativo. Riusciranno i due a incastrare Malcolm e a sopravvivere?
Siamo di fronte a un classico romance con sfumature thriller. La caccia al cattivo infatti procede in parallelo all’inevitabile storia d’amore che nasce tra il bel Sebastian e la provata Jane. Entrambi hanno un passato burrascoso e hanno bisogno di trovare conforto in un partner. L’incrocio delle loro vite scatena la passione e costituisce l’elemento portante della narrazione.
I personaggi ricalcano gli standard del genere: lui bello e tenebroso, lei bisognosa di affetto, tutti e due messi a dura prova dalla vita. Il cattivo è cattivo e basta, senza sfumature. Oliver, il primo marito di Jane, è uno psicopatico e altrettanto vale per Malcolm, preso da deliri di onnipotenza e passioni sfrenate. Il bene e il male sono due categorie rigorosamente separate che si incarnano in personaggi rigorosamente separati.
Debito di sangue è una lettura veloce, adatta a passare il tempo durante un breve viaggio, senza avere la necessità di soffermarsi troppo a meditare su una trama complicata o dettagli ingarbugliati.
La parte più interessante del testo è, a mio avviso, quella che riporta l’attenzione verso le donne che, negli Usa, come nel resto del mondo, sono purtroppo quotidianamente vittime della violenza maschile. Qualsiasi opera metta in luce questa problematica compie un lavoro utile e meritevole. Non ci sarà mai abbastanza spazio per la denuncia e per chi si adopera costantemente per far sì che le donne acquistino consapevolezza e si ribellino a condizioni di sfruttamento e maltrattamenti. Anche attraverso la narrativa di genere, come può essere quella poliziesca o rosa, si possono dare spunti che aiutino le donne a uscire da situazioni difficili o a impegnarsi per dare voce a chi è in difficoltà.