Barcellona, una storia sui cani introduce un romanzo … che ci porterà sulle rive del Nilo. Ma non affrettiamo i tempi, e godiamoci i dettagli di questo “Storia di un Dio da marciapiede”, scritto da F.G. Ledesma. Se seguiamo le ombre che si riversano sulle Ramblas, ci addentriamo tra vicoli sudici e case di appuntamento quasi chiuse, notiamo il protagonista del romanzo, Méndez. Lo troveremo seduto al bancone di qualche taverna logorata dalla vita che ha ospitato, a mangiare e bere prelibatezze della sua terra, mentre fa amicizia col barista, la cameriera e qualche commensale di passaggio. Méndez è un poliziotto quasi in pensione, che non ha fatto carriera perché ha sempre trovato nella strada il suo unico modo di essere, e non ha mai voluto piegarsi al compromesso dell’avere materiale. I suoi superiori non hanno una buona stima di lui, anche se ammettono, più di una volta, che è un vero professionista nel suo mestiere. Il romanzo inizia quando Méndez decide di cercare un cucciolo di cane disperso, che ha alle spalle una triste storia da marciapiede. Dopo poche pagine, lo ritrova in una fossa vivo e vegeto, che veglia il cadavere di una bambina. Chi l’ha uccisa? E perché? La vera avventura inizia da qui. Lo stile di Ledesma ci dipinge tutto intorno una trama coinvolgente con parecchi colpi di scena, possibili grazie all’esperienza dello scrittore, che sa che non dire e diverso dal nascondere, e personaggi, assolutamente reali e densi, impegnati con tutte le proprie forze a mordere la vita. Le 350 pagine edite da Giano ci faranno emozionare, pensare e ridere delle parole di Méndez, che verso la fine della strada che lo condurrà alla pensione, ormai certo di aver visto e provato tutto, troverà qualcuno ancora in grado di insegnargli qualcosa sulle relazioni umane.
Libro molto consigliato.
Storia di un dio da marciapiede
Antonio Del Rosso