Un’indagine intricata che segue flussi di denaro dall’estero e che lascia sul campo qualche cadavere.
Un piano estremamente complesso che gode di appoggi e connivenze difficili da scovare.
A indagare una squadra di sole donne che hanno dalla loro un’arma segreta, potentissima: Sibil.
Sibil è una ragazzina, uno scricciolo fisicamente debolissimo e scoordinato ma dotato di una mente ,anzi due, in grado di fare cose strabilianti, di entrare e prendere il controllo di qualsiasi dispositivo connesso alla rete.
Non voglio dire di più sulla trama, godibilissima, complessa nella struttura ma allo stesso tempo semplicissima e lineare da seguire. Quello che colpisce di questo libro, in cui si parla di conti cifrati, di flussi di denaro e di connessioni wireless, è l’umanità. Sembra una contraddizione in termini, ma se leggerete il libro capirete che non lo è. In tutta queste serie di dati freddi e impersonali è l’umanità dei protagonisti quella che risalta e colpisce e che alla fine risulta essere l’arma efficace con cui sconfiggere il “male”. Le macchine da sole non possono avere una visione d’insieme veritiera ed efficace.
E’ il percorso di Sibil da quasi macchina a essere umano quello che coinvolge, intenerisce e diverte. Il suo capire come interagire con gli altri, il suo comprendere come l’intelligenza pura non sia nulla se non supportata da istinto, intuito, comprensione, empatia. E con la sua anche la trasformazione di tutti gli altri personaggi che animano le pagine di questo delizioso libro. Donne deboli che ritrovano la loro forza, la voglia di reagire e donne forti che imparano ad apprezzare le proprie debolezze. Superare i propri limiti è un’esortazione che torna spesso ed è proprio quello che tutte le protagoniste fanno.
Al di là delle perfezione delle macchine, della precisione di schemi numerici e dell’infallibilità degli algoritmi è la parte meno razionale quella che gioca un ruolo fondamentale. E’ la fallibile natura umana con i suoi sentimenti a giocare un ruolo strategico. Sempre. Quando si vince e quando si perde.
Scardigli è riuscito della mirabile impresa di costruire un thriller, una spy story, un romanzo pieno di azione e colpi di scena ammantandolo di tenerezza, mostrando come una mano amica, una salsa calda e dolce al momento giusto e un abbraccio colmo di affetto e comprensione possano alla fine risultare un’arma più potente di molti codici freddi e impersonali.
Sibil – Marco Scardigli
Cristina Aicardi