Fulvio Capezzuoli
Milano 1948, Maugeri e lo zoppo dei Navigli
Todaro
Dopo “Milano 1946, delitti a Città Studi” e “Milano 1947, misteri a Porta Venezia”, il commissario Maugeri continua le sue indagini nella Milano del dopoguerra.
Un bambino, dalla finestra di casa, assiste a un delitto. Chi è lo zoppo che ha commesso l’omicidio, e cosa lo spinge a commetterne altri? E la donna che galleggia nelle acque del Naviglio, è anch’essa vittima dello stesso uomo? Maugeri si trova a dare la caccia a un assassino feroce che non esita a usare le armi per sottrarsi alla cattura.
Il commissario e i suoi collaboratori si troveranno a dover fronteggiare un’organizzazione criminale che sembra avere ramificazioni anche all’interno del Corpo di Polizia, e si renderanno conto dell’esistenza di un disegno strategico che sembra voler minare la giovane democrazia del nostro Paese, che proprio nella primavera di quell’anno deve affrontare delle elezioni politiche importanti.
Nella Milano del febbraio 1948, gelida e nebbiosa, dove le ombre della sera nascondono pericoli mortali, Maugeri, anche mettendo a rischio la propria vita, riuscirà a venire a capo del mistero.
Fulvio Capezzuoli, milanese, critico cinematografico e collaboratore della Fondazione Cineteca Italiana, ha pubblicato diversi saggi sul cinema e romanzi storici. Nel 2014 esordisce nella collana Impronte, con il primo romanzo giallo, Milano 1946, delitti a Città Studi, e nel 2105 pubblica Milano 1947, misteri a Porta Venezia, sempre con protagonista il commissario Maugeri.