Con L’uomo marchiato siamo arrivati all’ottavo libro della saga di Cormoran Strike e Robin Ellacott, i due personaggi usciti dalla penna di Robert Galbraith, dietro al quale si cela la celeberrima J.K. Rowling, mamma del più noto maghetto della letteratura. L’autrice ha centrato il bersaglio anche con i nostri due investigatori, infatti Robin e Cormoran vantano milioni di fans appassionati e agguerriti in tutto il mondo.
Questa volta i Nostri vengono ingaggiati da Decima Mullins, una eccentrica chef, convinta che il cadavere orrendamente mutilato rinvenuto in un negozio che vende manufatti massonici sia quello del fidanzato, resosi uccel di bosco. Nonostante la polizia sia giunta a un’altra identificazione, Decima vuole dai due investigatori la conferma della sua supposizione. Peccato che il fidanzato non sia l’unico altro candidato a essere riconosciuto come cadavere, ne compaiono infatti altri che condurranno Robin e Cormoran in un dedalo di ipotesi, ognuna delle quali piena di rischi e di pericoli. I Nostri si troveranno così a indagare su piste massoniche, segreti militari e altro ancora, mentre le loro vicende private costituiranno un ulteriore problema oltre ai non pochi in cui si imbatteranno. Dopo aver esplorato nei romanzi precedenti il mondo della moda, della politica, delle sette pseudo-religiose, dei social, adesso il lettore si addentrerà nel mondo esoterico della massoneria. Ma non solo in quello…
E se nei libri precedenti il rapporto fra Cormoran e Robin si è rivelato in bilico tra amicizia e amore, questa volta il lettore conoscerà ancora di più il loro animo tormentato.
Rowling/Galbraith come sempre ha costruito una storia in cui il lettore viene accompagnato, pagina dopo pagina, a investigare insieme ai protagonisti e alla loro squadra, immergendosi nelle loro peripezie come se partecipasse egli stesso alle vicende. Quasi per magia ( e noi sappiamo che Galbraith-Rowling è un esperto di incantesimi) i personaggi sembreranno assumere identità reali così come la storia, cosa che rende le opere dell’autore/autrice uniche. Cormoran svelerà delle fragilità insolite, unite a una certa dose di cinismo che, in amore, si rende a volte necessaria quando c’è un avversario che intralcia i propri piani. Robin invece si accorgerà che i lunghi mesi trascorsi sotto copertura in una setta, come è avvenuto nel precedente Sepolcro in agguato, le hanno lasciato delle insicurezze e delle paure che sembrano non volerla abbandonare. Il pregio di questi personaggi è la profonda umanità che li rende vivi e vicini al lettore: da quella grande scrittrice che è la Rowling/Galbraith ha saputo creare due figure talmente sfaccettate, complesse ed empatiche, da far credere a chi legge che da qualche parte a Londra o nello Yorkshire possa imbattersi in loro.
