P. D. Baccalario e G. Sgardoli
Paris Noir. Le indagini dei giovani artisti. L’autoritratto
Piemme
Paris Noir è una nuova serie poliziesca ambientata ovviamente a Parigi e i giovani investigatori sono tre pittori destinati a diventare famosi, Claude Monet, Pierre Renoir e Berthe Morisot. Nel titolo del primo si cela la soluzione di un mistero legato alla morte del maestro di pittura di Renoir, avvenuta mentre sta dipingendo appunto il proprio autoritratto (ma con sei dita). La polizia pensa a un suicidio e vorrebbe chiudere rapidamente il caso, che però appare molto strano ai tre ragazzi che si sono conosciuti casualmente e hanno fatto amicizia, decidendo poi di indagare insieme. Al fascino dell’indagine gli autori aggiungono una puntuale caratterizzazione dei personaggi: tanto Monet è sfacciato e frequentatore di ambienti bohemien (per non dir peggio), quanto Renoir timido e a disagio fuori dal suo contesto familiare borghese, mentre Berthe è uno spirito libero in un mondo maschile e maschilista. Sullo sfondo passano Dumas, Rossini, Degas e altri illustri artisti dell’epoca e sulla città aleggiano ancora i fantasmi di Richelieu, Molière, la Pompadour, il Re Sole…
Ma i tre non andrebbero molto lontano, malgrado l’impegno e le perspicue doti intellettuali, se non incontrassero anche stavolta casualmente una persona solitaria e all’apparenza depressa che si rivelerà essere Auguste Dupin, il personaggio creato da Poe ne I delitti della rue Morgue e Il mistero di Marie Roget, ossia un monumento fondamentale della storia della letteratura poliziesca. Il quale impartirà ai tre promettenti ma sprovveduti detective le prime lezioni di analisi ed esercizi logici: “osservazione, calcolo e deduzione, combinate a immaginazione creativa”. Ad esempio, osservare il cadavere del morto alla Morgue e fare ipotesi.
Al primo morto ne segue un altro, di un collezionista, questo con la testa fracassata. La polizia si ostina a non vedere collegamenti fra i due fatti, che però non sfuggono ai nostri giovani eroi, i quali non esitano a proseguire coraggiosamente nelle indagini fino a rischiare di persona. Per fortuna c’è Dupin.
Da 11 anni