Libri per ragazzi: Omicidio in ricetta – Fabrizio Altieri


Fabrizio Altieri
Omicidio in ricetta
Pelledoca

Fabrizio Altieri possiede una varietà di registri che vanno dal giallo umoristico (Mistero per gatto Cagliostro) al surreale (L’investigatore che non esisteva) al feuilletonistico (Lo strano caso delle Libreria Dupont). Spesso con un’ambientazione storica retrò, in un passato non remoto, però, e con una vena comica di personaggi, situazioni e linguaggio. È questo il caso di Omicidio in ricetta, dove, sempre non a caso, la vittima è un famoso chef, a cui seguirà un’altra morte sospetta. 

L’autore si diverte a costruire una trama che oscilla indietro-avanti tra estate 1919 e autunno 1915 (fine e inizio della Grande Guerra). È tornata la pace e la famiglia Alfieri con i ragazzi Clara e Rolando si reca al mare malgrado il disappunto dei due, che avrebbero voluto andare in montagna), e si trova vicina a quella dei Tondini con figlio Tullio. I Bagni Emma sembrano il mondo di Fantozzi: in prima fila tende di lusso con salottini e poi via via file di cabine-ombrelloni sempre più degradati e lontani dalla spiaggia secondo il rango sociale dei clienti. I piccolo-borghesi Alfieri e i proletari Tondini hanno le due ultime cabine da cui non si vede il mare. I grandi familiarizzano e i ragazzi fanno amicizia e cominciano a indagare sulla morte dello chef ucciso dalle punture di uno sciame di api a cui era allergico. Le loro indagini sono sempre un passo avanti a quelle del pur bravo commissario. 

Succede di tutto: viavai sospetti tra cabine, una vedova che vuol parlare col marito morto (la gag ricorda Gianburrasca), una veggente e un visconte falsi, un apicultore cattivo, troppi assassini confessi, un tentativo di insabbiare le indagini (al mare è ovvio), una lettera anonima, un prezioso quaderno di ricette, una ghiacciaia (quasi) letale ecc. ecc. Le api non sbagliano mai, dirà l’anatomopatologo, e il commissario: un incidente è un caso, due incidenti, se sono collegati, sono due omicidi. Tutto era cominciato nel novembre 1915 quando un giovane era partito in treno per il fronte. A volte i morti ritornano. Il commissario rilascerà ai tre un encomio scritto.
Da 9 anni

Fernando Rotondo

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