Fausto Vitaliano
Omicidio al castello
Piemme
Vitaliano, sceneggiatore di Topolino e non solo, al suo primo crime per ragazzi, un giallo scolastico, mette in scena un bell’intrigo, con due morti, un’eredità contesa, un aiuto-vice-ispettore di polizia ambizioso e pasticcione (il Catarella della situazione, per capirci), un mistero a scuola (anzi più di uno), quattro ragazzi detective improvvisati e tanti colpi di scena. Con scioltezza di scrittura che va diritto al sodo.
Quattro tredicenni compagni di classe, Giac (diminutivo di Giacinto e figlio di fioraio ovviamente), la bellissima Jamila, il sapientone Luis e l’esperta di informatica Gaia, tutti appassionati di Medioevo, si sono battezzati i Giovani Cavalieri del Quinto Sigillo e vorrebbero partecipare alla rassegna del Camelot Trophy costruendo una catapulta oppure (piano B) mettendo in scena un dialogo d’amore tra un trovatello e una principessa. Giac va al castello per recare una corona di fiori per il funerale del Conte trovato morto e origlia una conversazione tra l’assassino e il mandante, senza vederli.
I Cavalieri si sentono impegnati a lottare per il trionfo della giustizia e via via che procedono nelle indagini comunicano (senza rivelarsi) tutti gli indizi e i sospetti al borioso poliziotto. Il presidente della banca vorrebbe impadronirsi della Fondazione benefica del Conte sottraendola al legittimo erede. Ma un giornalista pubblica uno scoop: il conte si è suicidato. Giac riceve continue telefonate minacciose, aule e palestra della scuola sono vandalizzate e c’è un altro omicidio: la vittima è una delle due persone origliate al Castello. Come si combina tutto questo guazzabuglio? Con il rasoio di Occam, spiega Luis: tra le varie soluzioni possibili di un problema, quella più semplice, è quella giusta. E occhio, anzi naso agli starnuti di Giac. Così tutti i pezzi del mosaico vanno a posto, anche quelli della catapulta, che infine si mette in moto, e occhio – stavolta davvero – al movimento del braccio che assesta il colpo risolutivo. La chiusura avviene su una nota di malinconia: dopo gli esami di terza media i Cavalieri del Quinto Sigillo si dividono scegliendo ciascuno una scuola e una strada diversa verso la piena adolescenza dello “splendore nell’erba” (W. Wordsworth).
Da 11 anni
Libri per ragazzi: Omicidio al castello – Fausto Vitaliano
Fernando Rotondo