Libri per ragazzi:  Il mistero delle stelle scomparse – Luca Occhi


Luca Occhi
Il mistero delle stelle scomparse
Pelledoca

Bello lo “strillo” in IV di copertina del terzo giallo (ma è solo un giallo?) di Luca Occhi pubblicato da Pelledoca: Luglio 1969, l’uomo arriva sulla luna, ma tre stelle scompaiono…Invece, i protagonisti, anzi le protagoniste sono sulla Terra, precisamente a Bologna. O meglio, non tutte ci sono – e dove sono? – perché tre sono sparite (più due a sorpresa) e si chiamano tutte Stella, mentre quattro amiche, Elisabetta Anna Cristina Biancamaria, indagano sulla loro sparizione con l’aiuto di Zlatan, un ragazzo zingaro del vicino campo nomadi.

Le ragazze della banda delle MiaoMiao, come vengono chiamate dai maschietti della banda di via Barbieri per il loro impegno verso i gattini randagi, cominciano a indagare: cercano una pista, sentono testimoni, distribuiscono volantini con la fotografia di Stella, una ragazza del quartiere, aiutate da un anziano pensionato anche lui “gattaro” e dal padre di un’altra ragazza di nome Stella pure lei sparita. Come è tipico di questo genere di libri, le ragazze-detective sono sottovalutate, non considerate dagli adulti, ma in realtà sono sempre un passo avanti. Ci sono millantatori che chiedono soldi in cambio di informazioni che non hanno. Viene ucciso a coltellate un tipo con l’aria di un sorcio, forse un complice o forse sa troppe cose e va messo a tacere; ma ma nella sua baracca le ragazze trovano alcuni indizi interessanti: fogli di calendario con delle date segnate, biglietti del tram, una scarpa infangata, un berretto sporco.

Le indagini prendono una svolta e imboccano la via che porta a San Luca, patrono della città, in un paesaggio di stradine e ville che ricordano “il vecchio” Alex e Aidi che risalgono in bicicletta le strade verso il Santuario mentre stanno attraversando la linea d’ombra dell’adolescenza – come raccontava Enrico Brizzi in Jack Frusciante è uscito dal gruppo (la Bibbia giovanile del tempo). Le MiaoMiao entrano con Zlatan in una villa abbandonata e qui il giallo inclina all’horror quando scoprono che uomini incappucciati e vestiti di nero e uno di rosso vi stanno celebrando un orrido rito con cinque ragazze in tuniche bianche, imbambolate: “Oggi sacrificheremo alla Luna violata cinque Stelle in Terra…”. L’urlo delle ragazze “Nooo” è seguito da un ordine secco: “Fermi tutti, carabinieri”. È arrivata la cavalleria! Ma non finisce qui, perché c’è un altro mistero che risale al passato. 

Il romanzo è ben sviluppato, intrigante e capace di legare piacevolmente il lettore. I personaggi hanno profili ben delineati: Betta intraprendente e coraggiosa, Annina povera e paurosa, Bia proveniente dal meridione e controllatissima dal padre. Il clima storico-sociale del tempo è ben ricostruito, anche nei piccoli dettagli, a partire dal linguaggio: infatti, nel 1969 rom o sinti erano chiamati genericamente “zingari”, c’erano gli immigrati dal Sud e non i “migranti” di oggi, le ragazze provavano sentimenti e gli “ormoni” dormivano (ma allora si usava l’espressione “evvai”?). Le MiaoMiao insieme ai “nemici” di via Barbieri partecipano alla manifestazione del quartiere contro il progetto di trasformare in un parcheggio per auto il parchetto dove ci sono il campetto dei ragazzi e il “covo” delle ragazze. Nel libro entrano di continuo autori (Christie, Verne ecc.), personaggi (Sherlock Holmes, Nero Wolfe ecc.), romanzi (L’Isola del Tesoro, I ragazzi della via Pàl ecc.), in un gioco meta-narrativo non solo citazionistico ma fattuale. Di fatto è anche un invito a leggerli. 
Da 11 anni

  

Fernando Rotondo 

Potrebbero interessarti anche...