Katherine Rundell
I ladri di New York
Rizzoli
I ladri di cui parla Rundell sono una banda di ragazzini: Vita 12 anni, una poliomielite alla gamba che lei si lascia coraggiosamente alle spalle, partita con la madre dall’Inghilterra per l’America dove il nonno è stato truffato da un criminale e derubato anche del castello di famiglia di Castle Hudson che il bis-bis-bis-nonno ha smontato e ricostruito nel nuovo mondo pietra su pietra; Silk una giovanissima e abilissima borseggiatrice senza famiglia; due ragazzi di circo, Arkady che ha un rapporto speciale con gli animali – tutti, dagli elefanti ai cavalli ai cani agli uccelli – che gli ubbidiscono al suono della voce e allo sguardo degli occhi e Samuel acrobata, anzi ragazzo che vola e vuole diventare il principe della danza, malgrado il colore della pelle sia un ostacolo insormontabile. Siamo negli anni Venti ruggenti di progresso, ricchezza, contrabbando di liquori, criminalità e razzismo.
I quattro, incontratisi per caso, dopo qualche scazzo iniziale fanno amicizia e decidono di indagare insieme per permettere a Vita di rientrare in possesso dei beni di famiglia e fare giustizia, mettendo ciascuno a disposizione il particolare talento che possiede. Vita, da parte sua, è una pianificatrice, perché “pianificare è pensare”, e scrive tutto su un taccuino rosso. Ma il villain, un vero e proprio mafioso in colletto bianco e fucile in mano, con la complicità di personalità degli affari, della polizia e delle istituzioni, sguinzaglia i suoi uomini di mano e presto la detection si trasforma in un hard boiled con le tinte di una vera e propria avventura di ragazzi che a pistole e mitra possono opporre solo le loro singolari capacità di aprire serrature, arrampicarsi su mura lisce, ammansire cani feroci per farsene alleati. Quando Vita perde (?) il prezioso taccuino rosso con il piano dettagliato che cade in mano al mafioso tutto sembra perduto… Eppure talvolta i sogni si avverano e i buoni vincono. Rundell è anche autrice di un recente breve, succoso e appassionato saggio che raccomandiamo caldamente, Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio, in difesa della letteratura per l’infanzia: “uno scrigno di meraviglie”. Da 11 anni