
Sara Fandrey
Detective delle Stagioni. Chi ha rubato l’autunno?
Mondadori
Il Bosco della Betulla Ballerina è il teatro delle operazioni di una coppia di detective, come da copione di tanti gialli, anche per bambini, ma di veramente insolito c’è un meccanismo narrativo di cui diremo più avanti. Orso Orlando è appassionato lettore delle indagini di Merloc Olms, mentre Ape Agata conosce tutti i grandi detective: il Commissario Montalpino, la Signora in Gallo, la Tenente Colomba ecc., da cui i nostri traggono ispirazione per le loro investigazioni.
Il primo caso riguarda il furto subito dallo Scoiattolo Savino: tutta la sua riserva per l’inverno di noci, nocciole, funghi e ghiande nascosti nel tronco cavo di un vecchio faggio nella Radura dei Roditori. Unico indizio una piuma, soltanto disegnata al termine del primo capitoletto e poi in apertura di quello successivo protocollata come indizio di una pista da seguire: siamo in presenza del più classico cliffhanger. Il finale sospeso di un capitolo che crea attesa e suspense è davvero inusitato vederlo in un libro per bambini piccoli.
Poi la storia corre di furto in furto, di indizio in indizio: una coperta di Ghiandaia Gina, la teiera di Volpe Viola: “all’ingresso della mia tana ho trovato questa!” – fine del capitolo; inizio del successivo: “Un’altra piuma…bianca e nera…non può essere che di Gazza Gaia”, la quale a sua volta lamenta che dalla sua collezione di tazze ne è scomparsa una. Intanto gli abitanti del bosco vedono un fantasma: è lui il ladro? Grande sorpresa finale, ovviamente. La conclusione ha una vena pedagogica morale, non necessaria a dire il vero, ma il giallo tiene, grazie anche alle allegre e nitide illustrazioni di Sara Fandrey, autrice completa, italiana a dispetto del nome. Chiudono due paginette con i disegni e relative brevi didascalie di cosa fanno gli animali sopra citati in autunno nel bosco.
Da 7 anni
Fernando Rotondo