La vacanza del commissario Maugeri – Fulvio Capezzuoli



Fulvio Capezzuoli
La vacanza del commissario Maugeri
Todaro
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L’estate a Milano è lunga e calda, oggi come nel 1947. Il commissario Maugeri, ex partigiano, organizza così una vacanza con la moglie e il figlio piccolo in Val Brembana, nei luoghi dove aveva combattuto pochi anni or sono. Vuole ritrovare un po’ di tranquillità, magari qualche compagno di lotta e soprattutto far respirare aria buona al figlio che aveva trascorso un inverno troppo spesso a letto con la febbre. Ma un poliziotto non è mai in vacanza e inevitabilmente, quando viene ritrovato il corpo di un uomo scomparso un anno prima, il maresciallo Acampora gli chiede un aiuto nelle indagini. La sua fama di abile investigatore lo accompagna e il maresciallo non può lasciarsi scappare l’occasione di avere al fianco un valido sostegno. Gli omicidi continueranno e si riveleranno parte di un complesso piano la cui trama dovrà essere svelata dal fiuto di Maugeri.

Il giallo si snoda in modo semplice e lineare, la scrittura è scorrevole e la lettura procede veloce. L’ambientazione tra le montagne della bergamasca è precisa e tridimensionale. Sembra di vedere le alture aspre e i volti severi delle persone che le popolano. La guerra di liberazione è ancora un ricordo vivo e doloroso, stampato negli animi di tutti gli italiani. La guerra appena finita ha diviso in tre fazioni l’Italia: gli ex fascisti, gli ex partigiani e gli ex sostenitori del regime che hanno cambiato bandiera si contendono le nuove leve del potere. 

La vita è frugale, ad alta quota come in città, priva di fronzoli e di agi, eppure così vera e sincera nelle emozioni. Un piatto caldo di polenta taragna e salamelle rappresenta bene il senso di un tempo che fu. Serpeggia l’entusiasmo per un nuovo mondo tutto da costruire, la società è in fermento e vuole lasciarsi alle spalle un passato che troppo spesso torna a invadere il presente.

I personaggi di contorno, talvolta solo abbozzati, rappresentano lo spirito dei luoghi in cui si muovono. I loro atteggiamenti schietti e ruvidi, come il paesaggio tutt’intorno, sono lo specchio di una vita semplice trascorsa tra alpeggi e malghe, camminate lungo sentieri in mezzo ai boschi e corsi d’acqua cristallini. L’essenziale si erge a protagonista assoluto dell’esistenza e ne diviene asse portante.

Ed è in questa atmosfera, sospesa a metà tra la tristezza del ricordo e un futuro di speranza che si svolgono le indagini di Maugeri. Esperto investigatore, caratterizzato da un forte senso della famiglia, ma con l’occhio comunque attento alle belle ragazze. È lui che guida le indagini, che ha le intuizioni chiave che riescono a mettere insieme tutti i pezzi e dar loro un senso. Acampora è un ottimo comprimario, una spalla sempre pronta ad appoggiare gli spunti e le idee del commissario. La moglie del commissario ne accetta il lavoro con qualche leggero sbuffo ogni tanto, che ricorda quelli dell’inarrivabile signora Maigret.

Cristina Bruno

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