L’Io Narrante di questa storia è originale e assolutamente amabile. Annetta è un’anziana signora che ha lavorato a servizio per una vita per la famiglia torinese dei Doro. Annetta vive in una mansarda in piazza Statuto. Soffre di insonnia, ma di prendere gocce tranquillanti neanche a parlarne, ha qualche acciacco dell’età ma è più il piacere che trova a parlarne che i dolori veri. Quando parla perde spesso il filo, lei lo sa e prega di non interromperla che se poi perde il filo e lo deve ritrovare e Dio solo sa quanto è difficile per lei che è anziana e allora bisogna proprio “lasciarla parlare dall’inizio” che poi se no lei si dimentica la storia e deve ricominciare da capo. Annetta è fatta così.
Una vecchina che si vorrebbe incontrare, suonando a uno dei campanelli dei palazzi di piazza Statuto a Torino e chiedere dove abita perché è deliziosa nella sua petulanza ed è amabile nei panni di una improvvisata e improbabile investigatrice. Goffa quanto basta nel ruolo di detective quando – nelle notti di insonnia e nel silenzio delle notti, una dopo l’altra – sente dei fruscii oltre la parte del letto in camera sua. Pagine sfogliate, cassetti aperti, notte dopo notte. Deve trattarsi di un fantasma, è chiaro assume Annetta, perché sente armeggiare ma non sente mai salire e scendere quella scala che lei conosce bene, perché è la scala dei Doro. E Dio solo sa quanto cigola quella scala che lei lì ci ha lavorato per una vita e ancora aiuta la signora.
Le pare chiaro da subito che è il fantasma del povero signor Ettore Doro che appare in quella stanza tutte le notti per rivedere le sue opere. Quello è infatti lo studio dell’ormai scomparso pittore Ettore Doro. E dopo la morte del signor Ettore ci vivono solo la sorella Maria e il nipote Corrado, nerd che si interessa solo di computer.
Annetta ha un’idea, assumere come investigatore Angelo Piola, che in realtà restaura mobili e si occupa di occultismo. E lei, Annetta, del secondo mestiere di questo ha proprio bisogno, confessa, perché è certa che quel fantasma sia il fantasma del povero scomparso Ettore Doro.
Ha così inizio un’indagine condotta dal punto di vita della vecchietta. Un’indagine sbilenca che si alterna tra richiami di persone morte attraverso evocazioni e sedute spiritiche e la ricerca di documenti nello studio del pittore morto che possano svelare chi e come si introduce, in carne ed ossa, in quella stanza tutte le notti. Durante le indagini condotte da questa improbabile e divertente coppia di investigatori, l’esperto di occultismo e la vecchietta, Corrado scivola e cade proprio da quella scala. La morte di Corrado è accidentale o c’entra con quelle apparizioni notturne?
L’ectoplasma di Corrado appare e fornisce indicazioni utili per risolvere il mistero. Colpi di scena e azione movimentano la storia ambientata nella Torino esoterica e dei salotti culturali, fino ad avvertire il cuore di Annetta battere così forte da sentire di essere lì in quell’edificio, dove si nasconde un fantasma, un assassino o, forse, entrambi, in una storia che alla fine porta in sé un’amarezza inaspettata.
Il fantasma di Piazza Statuto – Massimo Tallone
Laura P. Cavallo