Il coniglio bianco non è il solito libro con il serial killer da catturare, ma qualcosa diverso e originale, finalmente!
Quello che sembra essere il personaggio principale ad un certo punto viene eliminato, e quello che sembra essere un personaggio minore diventa invece quello principale, l’unica parte un po’ pesante è quella dopo l’inizio.
“Jan un ex manager da anni alla ricerca di un prospero futuro lavorativo per il bene suo e dalla sua adorata famiglia; finalmente un giorno, arriva una proposta di entrare in una grossa multinazionale operante nella telefonia mobile. Presto scopre che le cose non sono come qualcuno tenta di fargli credere. Dietro questa dislocazione di sede, in realtà c’è l’esistenza di un segreto aziendale così importante da essere collegato a interessi economici, militari e politici di altissimo livello.”
Se vi capita di andare in Africa, in India o in un altro paese in via di sviluppo, rimarreste colpiti nel vedere come il binomio fame-cellulare vada incredibilmente a braccetto; bella l’idea “base”, ossia il segreto che sostiene tutto il libro, bella anche la considerazione sui lavoratori in India o in Cina. Originale l’assenza di un personaggio principale, che i thriller hanno sempre ma ne Il coniglio bianco è la trama a farla da padrona e non i personaggi in sè.
Conclusione…
Un giallo molto realistico, con una divertente la trovata finale.
Molto bella la storia del “coniglio bianco” all’inizio del libro.
Il coniglio bianco
Alessandro Tonussi
