Delitto in bianco – Valeria Corciolani



Valeria Corciolani
Delitto in bianco
Rizzoli
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Il bianco è un colore con elevata luminosità ma senza tinta (pertanto è detto “colore acromatico”). Più precisamente è dato dalla sintesi additiva di tutti i colori dello spettro visibile (o di tre colori primari, come rosso, verde e blu oppure ciano, magenta e giallo). Prima che venisse accettata la teoria di Newton, la maggior parte degli scienziati credeva che il bianco fosse il colore fondamentale della luce e tutti gli altri colori si formassero soltanto aggiungendo qualcosa alla luce. Newton dimostrò invece che il bianco era dato dalla somma degli altri colori.
Se si parla  di pittura, il bianco è ottenuto oggi attraverso l’utilizzo di un pigmento o tintura e il colore che ne deriva può essere più o meno differente a seconda delle sostanze utilizzate,  e dal supporto e della proporzione dei due colori iniziali. In passato si è usato la biacca fino all’ottocento, quando fu sostituita dal bianco di zinco o di titanio per colpa di un “piccolo” dettaglio. La biacca era tossica. E pensate che nell’antica Roma la usavano anche come fondotinta! Vi lascio immaginare i risultati…
Ma come Valeria Corciolani fa dire a Edna Silvera, entrando nel suo marmoreo Palazzo Cafiero: …” il bianco nasce snob fin da subito, non si può ottenere mescolando gli altri colori e qualsiasi cosa gli venga aggiunta si intorbidisce e, bastevolmente tirannico, insomma, neppure troppo simpatico, sarà perché è associato al potere e alla ricchezza.”
Ma basta spiegazioni e anticipazioni e invece passiamo alla storia. Con “ Delitto in bianco”  Valeria Corciolani riporta in scena Edna Silvera con i suoi quasi sessant’anni di altalenante misantropia e una carriera da brillante storica dell’arte e restauratrice, sprofondata in una fase di far niente perché ha deciso  di metter in pausa la ventennale ricerca sul suo adorato Hyeronimus Bosch e godersi un lungo periodo di vacanza. Insomma avrebbe intenzione di farsi un  anno sabbatico,  rilassandosi nella sua casa in mezzo al verde delle colline liguri, circondata solo da antichi dipinti e  buffe galline dai nomi altisonanti di dive americane anni 50 e dal suo gatto Cagliostro.
A cambiarle  i piani  tuttavia,  via corriere  dalla Svizzera, sarà sia un  pacco anonimo spedito da Berna che contiene l’edizione, rilegata della Taschen, dell’opera completa di Hieronymus Bosch  e, quasi  contemporaneamente, l’invito della sua vecchia amica e compagna di studi Antonia che propone di raggiungerla a Napoli,  per darle una mano e tenere una conferenza  in un complesso  seminario all’ università. E quando, detto di sì e richiuso il telefono, controllerà meglio il grosso volume  ricevuto scoprirà che è stato spedito da un libreria napoletana. 
Un caso? Antonia? Ma perché poi? Oppure chi? 
Insomma ormai ha dato la sua parola, ragion per cui dovrà abbandonare  le sue sette pennute dive danzanti, che adorano la musica anni settanta e hanno tutte nomi da stagionatissime dive  del cinema (vedi Garbo, Marilyn, Bette Davis o  la rossa Rita Hayworth). 
Ad accompagnarla  nella fascinosa metropoli partenopea sarà  Ottavio, amico , coinquilino di sua madre, critico musicale, collezionista e come sempre , se possibile, paludato nelle sue  vestaglie di  velluto. Per loro due sarà un comodo viaggio in treno con  albergo super scelto  da Ottavio ma il caso malandrino s’impegnerà a fondo per guastare le cose. Infatti  il giorno dopo   l’arrivo in città, ,  quando uno dei finanziatori dei restauri che  l’amica Antonia sta eseguendo a Palazzo Cafiero, tal  Melardo Fusco, personaggio  noto come paladino della moralità e strettamente legato agli ambienti della Curia, verrà  ucciso in circostanze poco chiare, con  Antonia addirittura considerata la  principale indiziata. Edna, che  non ha dubbi sulla innocenza dell’amica ma, volente o nolente,  si troverà  coinvolta in un’indagine di omicidio e  per scagionarla, non avrà altra scelta che collaborare  con l’ispettore Renò,  incaricato dalla procura della spinosa indagine,  e riuscire a  scoprire chi ha realmente ucciso la vittima.
Tra antiche chiese, palazzi da restaurare e santini minacciosamente trafitti, Edna dovrà districarsi tra ridicole imputazione pronte a incastrare  Ottavio ma e soprattutto tra spiacevoli verità e ingiustizie sommerse, un una città che  tiene tutto a mente  ma può anche perdonare.
Stavolta la sua quadra non è al completo. Compaiono infatti solo all’inizio  la madre e la sua nuova ferrea e inamovibile  badante, in partenza per la una  vacanza sul lago e Leonardo, lo statuario motociclista di un metro e novanta, suo vicino di casa, suonatore di ghironda,  hacker e cuoco sopraffino.  A Napoli invece ci sarà, inatteso ma graditissimo, l’arrivo di Adolfo l’amico  musicista cieco e componente della band  del vicino  e l’utilissima new entry del magistrato in pensione, Gualtiero Lanza, riciclatosi coltivatore e proprietario di vigne e olivi in Toscana, ma e soprattutto ex grandissimo amico di suo padre.  E dovrà tornare in pista  per un utilissima consulenza a distanza  anche Lara Bonfiglio, lo scricciolo di donna timida, insicura , da lei sempre tartassata all’università, però poi laureatasi con il massimo dei voti che ha mollato il lavoro nella Società di Security e ha deciso di aprire la propria agenzia.
E come sempre, mentre tutti i personaggi che si alternano sulla scena, verranno  coinvolti nel gustoso e imprevedibile carosello di una commedia dagli stuzzicanti  toni giallo noir,  stavolta  alla Agatha Christie, che travolgono  la  protagonista  mentre  il mistero ci intriga, ribalta certezze ed  entra in concorrenza con la trama.  Una Napoli diversa e imprevedibile.
Un giallo  sapiente e abbacinante per il bianco scelto per la trama che la domina imperiosamente.
Mentre come sua abitudine Valeria  introduce subdola elementi di suspense, li mischia, ci gioca e regalandoci tanti particolari colti ma allo stesso tempo intriganti e sfiziosi, ci trascina con sapienza  a sviscerare il tema in cui e come sempre è l’arte e la Grande la cultura  a far da padrona.
Leggere per credere.

Patrizia Debicke

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