“Come il maiale” Piero Chiara e il cinema

“Perché cedo i diritti dei miei romanzi al cinema? Perché i miei libri sono come il maiale per i contadini: non si butta via niente!”
Questa frase di Piero Chiara ha ispirato il titolo del saggio sul non sempre facile rapporto tra lo scrittore luinese e il cinema e la televisione, curatore Mauro Gervasini, con prefazione di Paolo Mereghetti.
Il volume che contiene il catalogo di tutti i documenti autografi e dattiloscritti di Chiara relativi al cinema, nonché l’elenco di tutte le interviste e dichiarazioni rilasciate dallo scrittore sull’argomento, è arricchito da un inedito soggetto cinematografico :“Due ipotesi per la scomparsa del prof. Tagliaferri”
Nella prima parte, alcuni studiosi di letteratura italiana contemporanea affrontano il tema della scrittura cinematografica di Chiara, analizzando i soggetti da lui scritti per il grande e il piccolo schermo e le sceneggiature dei film tratti dai suoi libri, cui ha collaborato.
Nella seconda parte, alcuni esperti di cinema analizzano i film che negli anni Settanta e Ottanta, nel pieno del boom della cosiddetta “commedia all’italiana”, registi come Alberto Lattuada, Dino Risi, Marco Vicario e Paolo Nuzzi (lo storico assistente di Federico Fellini) hanno tratto dai romanzi e dai racconti di Chiara. Romanzi e racconti spesso traditi, ma con alti esempi quali Venga a prendere il caffè da noi (tratto da La spartizione) e La stanza del vescovo.

Ambretta Sampietro

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