In questo libro si racconta la storia degli eredi del senatore Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat. Sono più di cento i ritratti di fratelli, cugini, nipoti, zie, una raccolta di ritagli, notizie laterali, cenni personali, aneddoti, in cui vengono tratteggiati personaggi noti (da Susanna Agnelli a John e a Lapo Elkann), ma anche meno conosciuti (dallo scrittore Oddone Camerana, a suo nipote Andrea, che ha sposato la cantante Alexia). Sono molti i personaggi di cui non tutti conoscono il legame con la famiglia Fiat, come l’attore Pietro Sermonti. Vengono narrate le parentele, le professioni svolte, i luoghi dove vivono o hanno vissuto.
La narrazione ruota intorno alle storie di cinque persone che non ci sono più: Virginia Bourbon del Monte (madre dei sette eredi Agnelli) i suoi tre figli maschi Gianni, Umberto e Giorgio e uno dei suoi nipoti, Edoardo, figlio di Gianni.
Le vicende italiane si intrecciano alla storia dei rami della famiglia: dai Fürstenberg ai Rattazzi agli Elkann-De Pahlen, dai Campello-Teodorani Fabbri ai Brandolini. E poi gli Agnelli, i Ferrero-Ventimiglia, i Nasi, i Camerana, i Frua De Angeli – Ajmone Marsan.
Casa Agnelli è una raccolta di memorie sociali, ma anche un racconto di psicologia famigliare in cui si parla di denaro (ma non troppo). Marco Ferrante riflette sul carattere ermetico dell’Avvocato, la cui complessità fu resa più singolare, ipnotica e indecifrabile dalla condizione economica, ma soprattutto dal compito che egli si diede e a cui si dedicò quasi con abnegazione: costruire il mito di sé stesso a partire dal rispetto del lascito del nonno, cioè la Fiat.
A quattro anni dalla sua morte, senza cadere nella commemorazione, questo libro cerca di offrire una visuale nuova a chi cerca di trarre un bilancio della sua condotta di azionista e capo della più grande industria italiana.