Amos Silvio Cartabia, editore di Agar Edizioni

Amos Silvio Cartabia, nato nel 1970, è editore, scrittore e assessore alla pubblica istruzione e cultura del comune di Origgio (VA).
A fine settembre ha festeggiato i cinque anni di attività della sua casa editrice Agar Edizioni, specializzata in letteratura gialla. Autore di punta Luciano Lutring, conosciuto da Amos in un convento di suore, con il quale è nata una proficua collaborazione e una grande simpatia personale.
Come scrittore ha pubblicato Il Disertore, Sunset City – Il segreto, L’essenza del male, Visioni di Vita, Odessa clonazione mortale e Billy Jhordan – Io serial killer.

Chi è secondo te il lettore tipo di noir e gialli in Italia? Ha un profilo particolare?
E’ un lettore che vuole investigare nella propria vita, che ama le emozioni forti e il senso dell’ignoto. Secondo me è un lettore dai 20 ai 40 anni, in prevalenza donne.

Il libro che ti piacerebbe aver pubblicato, quello che ti sei pentito di aver pubblicato, e quello che hai pubblicato e che ha venduto di più.
Adoro Lynda La Plante, avrei voluto pubblicare Oltre ogni sospetto pubblicato da Garzanti.
Non mi sono pentito di avere pubblicato nulla, sono tutti libri belli con idee interessanti.
Una storia da dimenticare di Luciano Lutring è il libro che ha venduto di più.

Chi è il pubblico che va ad assistere alle presentazioni letterarie (a parte gli scrittori in cerca di editore e gli amici intimi dell’autore)?
Ho trovato sempre un pubblico variegato, non c’è una classe sociale o un’età ben definita, anche perché noi facciamo molte presentazioni fuori dagli ambienti letterari.

Meglio duecento persone ad una presentazione di un vostro libro o un articolo di una pagina nella sezione cultura di un grande quotidiano nazionale?
Commercialmente nella sezione cultura di un grande quotidiano nazionale, personalmente la prima

Essere Editori oggi: vocazione, incoscienza o business?
Incoscienza perché è un mondo difficile, una continua lotta, è un promuovere un’idea nuova, persone che possono aver successo in futuro, è investire nelle persone.

E’ vero che in Italia ci sono più scrittori che lettori? Che percentuale leggete dei manoscritti che vi arrivano in casa editrice e quanti poi ne pubblicate?
E’ vero, ci sono molti aspiranti scrittori.
Da noi tutti i manoscritti vengono letti, pubblicati circa il 20%.

Un buon consiglio per gli scrittori già pubblicati ed uno per gli esordienti.
Per tutti e due, continuare a scrivere e credere in quello che si fa. Seguire un libro, pensare che sia un figlio proprio, farlo nascere e farlo crescere.

ambretta sampietro

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