Nicola Maiorca, giovane squattrinato siracusano, divide un appartamento con altre due persone. Per sbarcare il lunario fa il dog sitter, occupandosi anche di Theo, il cane della professoressa in pensione Mara Romano, detta Mimì. Di ritorno da un’uscita con il quadrupede, Nicola trova il cadavere, senza mani, dell’anziana signora. Dopo aver involontariamente inquinato la scena del crimine, lasciando una sua traccia, il ragazzo scappa senza avvisare le autorità. Del caso viene incaricato il vicequestore Mongolo, che per gli interrogatori chiede aiuto all’ispettore Cannavò, esperto di criminalità organizzata, furti e rapine. In crisi con la moglie e tormentato dal vizio dl gioco, Cannavò intravede un’occasione unica per riscattarsi e decide di occuparsi a tempo pieno dell’omicidio, all’insaputa dei superiori. Le sue indagini s’incroceranno con quelle di Nicola che, coadiuvato dalla sua avvocatessa, cerca le prove della propria innocenza.
L’amore è tutto qui fa parte della collana thriller/noir IRA, creata nel 2018 dalla casa editrice Bertoni. L’autore, Alberto Minnella, ha già al suo attivo tre romanzi, che hanno riscosso un buon successo presso critica e pubblico, incentrati sulla figura del commissario Portanova e ambientati nei primi anni sessanta. L’anello di congiunzione è Siracusa, in questo caso la Siracusa dei giorni nostri: l’autore, infatti, ci porta a spasso per le varie zone della città, seguendo le tracce di tutti i personaggi. Alcuni termini usati da Minnella potrebbero richiamare alla mente dei lettori echi “camilleriani”, ma, in realtà, la scrittura e il linguaggio sono ben diversi da quelli del compianto creatore del commissario Montalbano. Il titolo del romanzo prende il nome dall’omonima canzone di Piero Ciampi (che v’invito ad ascoltare) e, in effetti, l’amore, in particolare quello non dato, riveste un ruolo fondamentale nella vicenda narrata e nella soluzione dell’intricato caso.
Alberto Minnella – L’amore è tutto qui
Massimo Ricciuti
