A esequie avvenute – Massimo Carlotto



Massimo Carlotto
A esequie avvenute
Einaudi
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A esequie avvenute. Una storia dell’Alligatore
Con A esequie avvenute, Massimo Carlotto riporta in scena Marco Buratti, detto l’Alligatore, personaggio ormai iconico del noir italiano. E lo fa con un romanzo che non delude le aspettative dei lettori storici, ma che riesce anche a rinnovare la serie con una profondità narrativa che riflette i cambiamenti sociali e criminali del Nord-Est italiano, da sempre teatro privilegiato delle sue storie. Pubblicato da Einaudi, questo nuovo capitolo si inserisce perfettamente nella tradizione carlottiana, pur segnando un’evoluzione evidente.

Il romanzo si muove su due binari principali: da una parte c’è l’indagine sulla morte di una giovane ragazza moldava, figura fragile e tragica, colpevole soltanto di essere l’amante di un criminale “moderno”, più interessato a reati fiscali e speculazioni economiche che a omicidi e rapine. Dall’altra, si staglia con forza il tema della tratta delle donne, una piaga contemporanea che Carlotto affronta con sguardo lucido e privo di retorica, mettendo al centro l’inossidabile Beniamino Rossini, vero e proprio paladino contro lo sfruttamento.

Il Nord-Est che fa da sfondo alla narrazione non è più quello del crimine “artigianale” degli anni ’90, ma una terra colonizzata da nuove mafie: cinesi, russi, ucraini. La geografia criminale è cambiata, e Carlotto lo racconta senza moralismi, mostrando come il vecchio codice d’onore sia stato spazzato via da una logica imprenditoriale spietata, globale e invisibile. In questo contesto, l’Alligatore e i suoi amici sembrano appartenere a un’altra epoca, quasi disorientati ma ancora capaci di resistere.

Ed è proprio questa resistenza, umana prima ancora che investigativa, a dare spessore al romanzo. L’Alligatore, Rossini e Max la Memoria vivono ormai insieme in una cascina, cercando di rallentare, di immaginare un futuro diverso, lontano dalle vendette e dagli intrighi. Una forma di famiglia sui generis, che nasce da un’amicizia cementata nel tempo e dalla consapevolezza che, dopo tanto sangue e dolore, anche loro hanno diritto a un domani più quieto.

Ma il richiamo della giustizia, o forse solo quello della verità, è troppo forte per permettere una vera ritirata. E così, ancora una volta, si ritrovano coinvolti in un’indagine che li costringe a fare i conti con il presente e con sé stessi. Il noir di Carlotto è sempre stato più di un semplice giallo: è un’indagine nell’anima dei suoi personaggi, e in A esequie avvenute questo scavo raggiunge nuove profondità.

Non mancano, naturalmente, le componenti che da sempre definiscono la serie: il blues come colonna sonora interiore e narrativa, le riflessioni amare sul tempo che passa e sull’impossibilità di chiudere davvero i conti con il passato, e l’amore. Virna, la compagna dell’Alligatore, è sempre più centrale nella sua vita, figura femminile forte e accogliente, un porto sicuro in mezzo al mare agitato della sua esistenza.

A esequie avvenute è un romanzo maturo, che segna un ritorno atteso e riuscito. Massimo Carlotto non solo non delude, ma rilancia, offrendo ai lettori un noir che sa essere appassionante e riflessivo, radicato nel presente ma capace di dialogare con il passato. E lascia aperta la porta per un seguito che, a giudicare dal finale, potrebbe non farsi attendere troppo. Un ritorno che è, più che mai, una rinascita.

Daniele Bonetti

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