Valter Binaghi, quasi 50 anni, ha iniziato a scrivere a 40 perchč prima la professione e la famiglia erano piů importanti.
Lo sono ancora, ora che i figli sono grandi puň dedicare un po’ di tempo alle sue passioni.
Oltre che scrivere, canta in una blues band, canzoni blues e di cantautori americani.
Ha pubblicato 4 libri, “L’ultimo gioco ” scritto con Edoardo Zambon (Mursia 1999), “Robinia Blues” (Dario Flaccovio Editore 2004), “La porta degli innocenti” (Dario Flaccovio Editore 2005), “I tre giorni all’inferno di Enrico Bonetti cronista padano” (Sironi 2007).
Attualmente sta lavorando a due nuovi progetti.
Ha scritto alcuni racconti e testi brevi per il blog “La poesia e lo spirito”.
Nel tempo libero ama leggere, non ama i luoghi affollati, ama le localitŕ di provincia e la campagna e fa l’orto.
Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere
Tantissimi, tra tutti “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain e tra i contemporanei “Chiedi alla polvere” di John Fante
Non mi pento di nessuno dei miei libri
Sei uno scrittore di genere o scrittore tout court, perché?
Non direi uno scrittore di genere anche se nel momento storico in cui ho iniziato a scrivere era impossibile non misurarsi con le categorie. Io l’ho fatto con il noir. Con l’ultimo libro credo di averle liquidate.
Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare.
I fratelli Karamazov di Fiodor Dostoevskij
Time dei Pink Floyd
Blade Runner di Ridley Scott
Si puň vivere di sola scrittura oggi?
Pochissimi vivono di narrativa. Si, se si ha anche collaborazioni con riviste.
Io faccio il professore di storia e filosofia e continuerň a farlo
Favorevole o contrario alle scuole di scrittura creativa? Perchč?
Favorevole, se sono chiare nell’enunciato e che la gente sappia che non si puň insegnare il talento, si puň insegnare come usarlo e a svilupparlo. Dove non c’č un grande talento si puň insegnare un onesto approccio con la scrittura che č anche una forma di autoterapia. Si puň insegnare a leggere, un vero scrittore deve essere anche un grande lettore.
E’ mai stato relizzato un film da un tuo libro?
Ho scritto la sceneggiatura di Robinia Blues che č stata premiata al Busto Arsizio Film Festival ma non č ancora stato realizzato niente.