Dopo Omicidio nel silenzio pubblicato da Piemme nel 2024, torna l’autrice britannica classe 1947 Joy Ellis, con un nuovo episodio avente per protagonisti la coppia di investigatori Rowan Jackman ed Marie Evans. Rispettivamente un ispettore d’esperienza, amante della deduzione logica, e una quarantaseienne sergente che invece si basa sul puro istinto. Un buon connubio, nell’economia di un’intera squadra, dove ciascuno offre una qualità di sé e subentra alle mancanze altrui.
Nello specifico, Quattro verità sepolte (Piemme, ottobre 2025) è un thriller ambientato nelle suggestive paludi delle Fens, ovvero una vasta zona dell’Inghilterra orientale dov’è facile nascondere segreti, proprio a causa della particolare conformazione del terreno.
La trama è complessa: mette molta carne al fuoco. Dopo una festa, infatti, scompare una ragazza, mentre quasi in contemporanea viene trovato un cadavere sulla spiaggia. Crimini che lasciano il lettore a elucubrare, sebbene l’attenzione degli investigatori si sposti sulla sparizione di una bambina, avvenuta dieci anni prima.
Il cold case aggancia l’attualità, potremmo dire, mentre viene messa in luce una società torbida, fatta di famiglie disfunzionali, comprese frequentazioni di festini peculiari, a base di sesso, in cui a farne le spese sono sempre le adolescenti. Abbindolate da promesse futili e fruitrici di fiumi di alcol gratis. Ma che fine fanno, queste giovani donne?
Come si legge in copertina, la situazione si fa pericolosa. “Due ragazze entrano a una festa. Solo una ne esce viva. E non sarà l’unica vittima.”
Le vittime, sì. In questo romanzo abbondano, così come i luoghi nascosti in cui occultare dei cadaveri. Non ultimo un vecchio sanatorio in ristrutturazione, ma non sarebbe corretto rivelare di più. In giro, che agisce del tutto indisturbato, c’è un killer spietato. Sempre che sia l’unico, s’intende.
La squadra si divide i compiti. Rowan Jackman coordina, mentre Marie Evans agisce nel concreto, senza timore e a costo di rimetterci la pelle. Anche altri membri daranno un valido contributo all’indagine, ciascuno facendo ciò che gli riesce meglio. C’è l’esperto informatico che viola i segreti della rete; l’agente che sembra più giovane e accetta incarichi sotto copertura. E via dicendo.
I colpi di scena si susseguono a non finire, non c’è un attimo di pace. Forse troppi contraccolpi, così come la moltitudine di personaggi inseriti va a discapito della loro caratterizzazione ottimale. Però quando i tasselli iniziano a incastrarsi, si capisce che sia giusto così.
La risoluzione è un po’ affrettata, rispetto alla prima parte che invece procede coi giusti tempi. Ci sarebbe qualcosa da rivedere, ma nel complesso, questo è un thriller che appassiona e tiene incollato il lettore alle pagine con un buon ritmo. Non ci si annoia: è sicuro!
Resta il ritratto di un’umanità in cui agiscono sullo sfondo le peggiori aberrazioni, intrise di atrocità e atti di violenza. A farne le spese sono sempre i più giovani, defraudati dalla loro spensieratezza e condannati a diventare dei mostri senza più valori.
Questione di fortuna, di famiglia, di educazione. Sì, certo! È solo che questo non sembra più un semplice romanzo, se visto alla luce degli eventi di cronaca nera che ogni giorno scorrono in tivù. Ma uno spaccato della parte marcia della società, così incredibile da metabolizzare eppure reale e fin troppo presente.


