Onda calabra – Vins Gallico



Vins Gallico
Onda calabra
Fandango
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Vins Gallico è tornato in libreria con un’altra tappa delle storie giudiziarie di Domenico Castelli, il giovane e goffo PM di Palmi che abbiamo conosciuto in ” Il Dio dello Stretto”.
Questo secondo legal thriller dello scrittore reggino si intitola ” Onda Calabra”  , omaggio ad una ballata del Parto delle Nuvole Pesanti del 2004 , dedicata alle migrazioni. Ovvero Onda Calabra in doichlanda, ossia la deformazione dialettale della Germania, la terra dei tedeschi. A farla da padrone sono le ombre, le zone di ambiguità, i fantasmi del passato. Anche quelle interiori che perseguitano Mimmo e Birgit, la poliziotta tedesca, quelle che circondano i morti lontani e i rapporti tra il circolo di amici del liceo che Mimmo frequenta. Ognuno con la sua ombra.  Il romanzo corre lungo una traiettoria che dalla Calabria conduce a Gottingen, media città della Bassa Sassonia , dove- ci avverte Gallico- non succede mai niente. A Gottingen vivono due ragazzi italiani, Carmelo, calabrese,  approdato nella città universitaria per l’Erasmus e finito a lavorare dietro il bancone di un bar per sbarcare il lunario e Daniela, ex ragazza del proprietario del Sonderbar, il ” luogo dei derelitti, delle anime in pena, della gente ai margini”. Daniela e Dieter si sono lasciati, anzi Daniela ha lasciato Dieter che però le ha conservato il posto di lavoro nel locale dove si fanno le ore piccole. A Gottingen non succede mai niente – in quindici anni appena 5 omicidi, uno ogni tre anni- eppure nell’estate del ’97 i due ragazzi italiani, emigrati in doichlanda, vengono barbaramente uccisi e mutilati, durante una notte d’amore in riva al lago Baggersee.
La notte del massacro  coincide con quella in cui a Miami fu ammazzato Gianni Versace. La morte violenta dello stilista era destinata, sul piano mediatico,  ad oscurare quella dei due ragazzi, la cui vicenda finisce in un cono d’ombra. Ed è a questo punto che entra in azione Mimmo Castelli. La polizia tedesca brancola nel buio  e il giovane procuratore logorato dalla memoria della vicenda Logoteta ( un mafioso annegato dopo aver ingaggiato  una colluttazione proprio  con lui a bordo  di una imbarcazione), dai sospetti su un suo vecchio amico, Luca, magistrato in forza all’antimafia, viene convinto dalla moglie, Miriam,  ad occuparsi del duplice omicidio. Miriam è rimasta orfana dei genitori per mano di uomini dei clan, rimasti ignoti e si è dedicata al volontariato. Così ha conosciuto Patrizia, sorella di Carmelo, il ragazzo ucciso a Gottingen e l’ha conosciuta in una struttura per il recupero dei tossicodipendenti.  Patrizia e Miriam chiedono di sapere perchè e chi ha ucciso Carmelo ( e Daniela). Suo malgrado, Mimmo Castelli, braccato dal suo capo, sommerso dagli arretrati che si accumulano, stressato dalla vita di coppia e dalla recente paternità, diffidente verso Luca che dimostra di essere sempre molto informato di tutto ciò che lo riguarda, affronta il duplice omicidio. Con qualche stratagemma che non ti aspetteresti ” dall’uomo in grigio”, riesce ad accreditarsi come un delegato dell’Interpol. Stringe amicizia con la vice commissaria della polizia locale , Birgit Neumann, tedesca disciplinata ed abitudinaria ed insieme passano al setaccio tutte le possibili piste del massacro del Baggersee.  Dalle azioni punitive della destra neonazista, alle ipocrisie ed ambiguità degli agenti locali, dalle anticipazioni della presenza di emissari delle  ‘ndrine  in Germania ai fantasmi del delitto d’onore.
Nel corso delle trasferte in terra tedesca, il dottor Castelli avrà modo di intrecciare una relazione con la vice commissaria che si è infatuata di lui, sfiorerà la ” verità” sull’ autore dell’omicidio dei suoceri, e soprattutto metterà le mani sull’insospettabile autore degli omicidi. Grazie all’ arguzia, all’intuito investigativo ed anche ad una certa spregiudicatezza nel procurarsi le prove. Omicidi  che nel frattempo sono diventati tre, perché anche Dieter,   il titolare del Sonderbar ed ex di Daniela  sarà ritrovato senza vita, ucciso. Il ritorno a casa, alle abitudini calabresi , riabbracciare Miriam e il piccolo Francesco, persino le pile di arretrati che si sono moltiplicate sulla scrivania di Palmi, non gli restituiranno il sorriso.  Sarà Luca che dopo essersi congratulato per la chiusura del caso, gli darà   la brutta notizia che riguarda il suo futuro. Sono le  ombre del passato che lo tormentano e si riaffacciano,  prepotenti. 

Rossana Livolsi

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