L’ora dello Spettro – Barbara Ghedini



Barbara Ghedini
L’ora dello Spettro
Damster Edizioni
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L’ora dello Spettro – Barbara Ghedini

Sono passati vent’anni da quell’incredibile estate di polvere vissuta dalla piccola Diana Ferri, otto anni, protagonista di una vicenda noir senza precedenti. Ovvero la morte della bella Regina, operaia nella fabbrica di pennelli del nonno della bimba, uccisa barbaramente mentre il Consorzio Agrario macinava grano e soffiava depositi nell’aria. Era precisamente il 1976, ma Diana aveva già quel “dono” o piuttosto una maledizione, di disegnare cadendo in trance indizi importanti. 

Dopo Un’estate di polvere, appunto, torna Barbara Ghedini col suo secondo romanzo L’ora dello Spettro (I Gialli Damster, maggio 2024), cavalcando l’onda del successo di questo personaggio, però facendolo crescere sino alla soglia dei trent’anni. L’autrice, nata a Reggio Emilia, è proprio in questi luoghi che ama ambientare le sue storie, dato che ne conosce a menadito ogni singolo anfratto e risulta pertanto credibile.

È l’autunno del 1996, una stagione rigida che sta per cedere il passo all’inverno. Diana Ferri è cresciuta e adesso ha esattamente ventotto anni. Abita da sola in un piccolo appartamento con la sua gatta Pentesilea. In attesa di qualcosa di più importante, disegna fumetti per una Legatoria del centro, coordinata dall’amico Rob, che raggiunge sulla sua bicicletta detta Vento (nomen omen).

E sarà proprio il suo capo a proporre una piccola vacanza a Diana sull’Appennino reggiano, in uno chalet che lui ha affittato all’interno di un campeggio, per far sì che lei liberi la mente e diventi più produttiva. Non l’avesse mai fatto! Quello sarà l’inizio di una serie di avventure rocambolesche, quanto pericolose, dove a farla da padrone è una catena di morti.

Diana infatti, proprio in quel luogo isolato, viene coinvolta nell’omicidio di una coppia di amanti, e sarà solo grazie alla sua prontezza di spirito che riuscirà a salvarsi.

Senza contare che la polizia non crede a quanto afferma la ragazza, liquidando la faccenda in un caso di omicidio-suicidio. Questo perché la città è funestata dalle macabre imprese di un assassino seriale che uccide giovani donne e tutte le risorse sono volte a identificarlo. Nessuno ha tempo per verificare quel che Diana dice: se la dovrà cavare da sola.

E qui l’autrice è abile a tessere la storia su un doppio binario, due casi paralleli che s’intersecano.

Dopo così tanto tempo, Diana viene visitata nuovamente dalla “Cosa”, quello strano dono di cui parlavamo prima, e inizia a disegnare i volti delle ragazze uccise, senza sapere assolutamente nulla del caso. Anzi, talvolta anticipando l’evento, come ad esempio aveva tracciato il volto di quello che viene chiamato lo Spettro, ovvero il sicario ricercato dall’Interpol, a cui era sfuggita allo chalet.

Questo Spettro, figura enigmatica quanto affascinante, rintraccia Diana, perché è convinto che lei abbia con sé il costosissimo diamante Sospiro Viola, dato che è stata la sola a interagire con la donna dell’Appennino reggiano che lo possedeva, prima che la poveretta venisse ammazzata.

Fra i due nasce un’ambigua collaborazione, allo scopo di catturare il serial killer, dato che Diana sente di voler aiutare le vittime ma anche di proteggere se stessa.

L’omicida è più vicino di quanto si pensi, e lo Spettro sarà davvero suo alleato?

Un romanzo adrenalinico, dove si è sempre in tensione e non ci si annoia mai.

La scrittura cinematografica e la cura dell’ambientazione fanno sì che sia facile immaginare le scene. Il colpo di scena finale non manca, sebbene alcuni indizi siano disseminati ad arte tra le pagine.

Che dire ancora? Che chi ha amato la piccola Diana Ferri, nel primo romanzo, non dovrebbe lasciarsi scappare questa lettura. E che l’autrice ha paventato un prosieguo, davvero un’ottima notizia.

Cristina Biolcati

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