L’Alaska terra estrema e piena di insidie è il luogo in cui la psichiatra Evelyn Talbot lavora. E’ la direttrice di Hanover House, la clinica di massima sicurezza nel quale vengono inviati i più pericolosi serial killer americani. L’ha voluta fortemente lei quella clinica, per farne luogo di ricerca sulle menti più contorte d’America. E a scelto Hilltop, paesino sperduto, ma compatto nel contrastare la nascita di quel posto che rischia di riempire l’intera Alaska di feroci criminali. Evelyn però è determinata a portare avanti Hanover House, del resto cosa potrebbe desiderare chi nella sua adolescenza è stata rapita e seviziata da Jasper Moore, il ragazzo che fino a qualche giorno prima aveva amato, se non cercare di capire i meandri della mente dei criminali più efferati. E’ necessario comprendere gli altri a volte per riuscire a perdonare se stessi. E su questo assunto Evelyn ci costruisce un’intera vita.
Alaska il ritorno è il quarto episodio della saga. Brenda Novak con una scrittura mai forzata, ci porta dentro il mondo di Evelyn e lo fa con una tensione non altissima, ma che accompagna il lettore letteralmente per mano. Protagonista vero di questo episodio è Amarok, il fidanzato che la dottoressa Talbot ha conosciuto a Hilltop e che inizialmente aveva cercato di ostacolare Hanover House prima di rimanere stregato dalle parole di Evelyn:” Qualcuno deve pur fare ricerca. E non può sempre essere qualcun altro.” Lei scompare misteriosamente mentre cerca di tornare a casa per prepararsi ad un appuntamento con il fidanzato che l’aspetta invano. Amarok, sceriffo di Hilltop, a questo punto si trova suo malgrado ad indagare su quella scomparsa e ne seguiamo durante la lettura il grande travaglio interiore soprattutto perché la sua donna si trova ad affrontare questa pericolosa ed inaspettata situazione con in grembo la figlia che dovrà nascere di lì a breve. Le ricerche iniziano e Amarok batte ogni possibile traccia, per stanare chi potrebbe in un solo colpo distruggere tutto quello che di più importante ha costruito nella sua vita. I colpi di scena ci sono già nelle prime battute, la Novak sorprende per la capacità di rimettere ad ogni nuovo episodio della saga, tutte le certezze acquisite negli episodi precedenti di nuovo in discussione. Ci sono le scarpe e la sua borsa come uniche tracce per risolvere il dramma di Evelyn rinchiusa in una stanza fredda e buia che sembra proprio una cella frigorifera. Riuscirà a capire chi è il suo rapitore? Riusciremo assieme ad Amarok a risolvere il complicato intrigo? Spetta al lettore scoprire il colpevole, ma non prima di essere arrivati in fondo.
Da leggere in maniera veloce grazie alla scrittura sempre fluida e ad un ritmo crescente
Alaska – Il ritorno – Brenda Novak
Salvo Di Caro
