Libri per ragazzi: La città d’acqua – Francesca Leita

Francesca Leita
La Città d’Acqua
Edizioni Corsare

Anche nella letteratura per ragazzi si vanno sviluppando forme di contaminazione, di ibridazione di generi, temi, tipologie, crossover narrativi che ben si sposano con la tendenza in atto fra i giovani a intrecciare o attraversare modi e stili di vita, dall’abbigliamento al tempo libero. Ne è un esempio questo racconto che inizia come un tipico romanzo poliziesco. La mamma di Ina è una delle ultime “perlère”, un’artista o artigiana, come preferisce lei, dell’arte veneziana di creare perle con tecniche e miscele quasi scomparse. Tornando a casa scoprono che i ladri hanno rubato il Libro dei Segreti delle antiche fornaci di Venezia, uno dei pochissimi esemplari ancora esistenti. La mamma decide di mandare Ina con l’amico Lorenzo per qualche giorno da una sua amica a Venezia. Proprio là dove Ina sente che ha origine il mistero. 

Fra l’incipit e il finale c’è un omaggio alla città e alla laguna che è un appello alla bellezza che va difesa e non venduta, né inquinata e nemmeno trasformata in un parco divertimenti, plastificato e disneyzzato. L’indagine-thriller presto scivola nel fantastico con l’incontro con personaggi e atmosfere magiche: Gabi il gabbiano viaggiatore, il Conte Branzino dj da tempi immemorabili, l’Isola delle Donne ninfe protettrici di Venezia, la mitica maestra delle perlère Maddalena, la Casa dei Venti che non soffiano più perché intorpiditi dalle nubi tossiche e tanti altri. 

Come Venezia sono tutti vittime del perfido Glox, padrone di un impero con operai/schiavi che costruiscono souvenir dozzinali: maschere, gondolette di plastica, magliette a righe, cappelli di paglia, miniature del ponte di Rialto e piazza San Marco ecc. ecc. È lui il ladro? Perché ha rubato il Libro? Ina tornerà trionfante su una gondola e si immetterà nel flusso della Vogalonga in tripudio di bandiere, iole, kayak, gondoline, caorline, persino un pattino da spiaggia. Il risultato è: giallo + fantastico + ambientalismo miscelati come sanno fare le autentiche perlère.
Da 10 anni

Fernando Rotondo

Potrebbero interessarti anche...