Paolo Roversi
Il segreto del Barone Rosso
Piemme
No, non stiamo parlando del leggendario ma realmente esistito asso dell’aviazione tedesca della Prima Guerra Mondiale Manfred von Richthofen (e nemmeno di quello non meno mitico contro cui ingaggia immaginari e temerari duelli aerei il bracchetto Snoopy di Schultz nella saga entrata nella storia della letteratura a fumetti), ma del suo triplano da restaurare. Chi ha letto il precedente Il mistero dell’Ombra dell’alba, primo libro per ragazzi di Roversi, già conosce i personaggi, che hanno ormai una precisa caratterizzazione per dar luogo a una serie della quale ogni nuovo episodio venga atteso con impazienza l’arrivo in libreria. Il titolo ci sarebbe già : Elementare, Ricky, come l’app che il ragazzo vuole creare sul modello dell’FBI per risolvere misteri ed enigmi. Il libro, oltre alla nota abilità di giallista dell’autore e alla sua capacità di adottare un linguaggio preadolescenziale molto semplice e diretto (senza ridicoli tentativi di gergo giovanilistico), ha il pregio di essere agile e svelto – 170 pagine, altro che certi mattoni fantasy di 300-400 che allontanano alla sola vista – come un buon vecchio Giallo Mondadori, l’ideale per formare il giovane lettore di polizieschi e non solo.
Veniamo ai fatti. Ricky, tredicenne appassionato di tecnologia e investigazioni, assiste a una rapina in una gioielleria in centro a Milano e nota alcuni piccoli particolari nel rapinatore in fuga. Contemporaneamente Mac, ex ispettore di polizia compagno della mamma del ragazzo, per il quale è come un fratello maggiore, viene incaricato da un sedicente barone milanese (un altro) di smontare e rimontare scrupolosamente nientedimeno che il Focker Dr. 1 del Barone Rosso, che è già in perfette condizioni, alla ricerca…di che cosa? Quando Ricky crede di riconoscere il delinquente incontrato casualmente comincia a sospettare che i due fatti, rapina e restauro, siano collegati e insieme all’amica Marta e con l’aiuto di Sadegh, ingegnere informatico iraniano proprietario di un negozio di cibo etnico, inizia a indagare. Ma le cose si complicano allorché scopre che il sospettato ha due fratelli, un sarto di lusso e un cantante musicista, che gli somigliano molto e non hanno un alibi per l’ora della rapina.
Mentre Mac è impegnatissimo a terminare presto e bene il lavoro commissionatogli e non ha tempo per i sospetti e le illazioni dei ragazzi, questi non demordono, accumulano segni e indizi, li collegano progressivamente e si avvicinano sempre più al segreto del Barone Rosso, che ha origine in una vecchia leggenda (sarà proprio una leggenda?). Alla fine Ricky avrà ragione in pieno: la sua intuizione iniziale sarà confermata e il caso risolto dalla sua capacità di agire in una situazione di emergenza. Non diremo altro, nemmeno su due storie romantiche, quella timida timida fra Ricky e Marta e un’altra… se non Elementare, Ricky!
Da 11 anni