La morte è cieca è il libro di Karin Slaughter in uscita per la Harper Collins il 15 Giugno di cui proponiamo la recensione in anteprima.
Una piccola cittadina della Georgia sprofonda nel panico quando una donna viene ritrovata barbaramente uccisa nel bagno di un ristorante che frequentava regolarmente. A scoprirla è Sara Linton, pediatra e medico legale della contea. La vittima è la sorella gemella, cieca, di una poliziotta della cittadina. Le indagini sono condotte dal capo della polizia, ex marito di Sara.
Il terrore aumenta quando un’altra donna viene trovata crocifissa e violentata qualche giorno dopo.
Una storia brutale e violenta che tiene il lettore incollato alle pagine, in un crescendo continuo di tensione.
“La morte è cieca” è il primo romanzo della serie Grant County e, sebbene pubblicato nel 2001 e riproposto ora dalla Harper Collins, non ha perso nulla della sua freschezza e attualità. Se non fosse per un paio di accenni a un fax, avrebbe potuto essere stato scritto oggi.
Come tutti i libri della Slaughter , ha una trama ricca di colpi di scena e adrenalina. Il fatto poi di essere ambientato in una piccola cittadina di provincia, dove tutti si conoscono e dove, per questo, la tranquillità e la sicurezza dovrebbero regnare, aumenta la tensione e il senso di insicurezza.
Come sempre, la Slaughter crea personaggi complessi e sfaccettati e ha un occhio di particolare riguardo ed empatico per le vittime, per il loro stato d’animo. Riflessioni sul male e sulle sue conseguenze sono intessute nella trama e ne sono parte integrante.
Anche la storia personale dei protagonisti, le loro reazioni, il loro confrontarsi con le proprie esperienze , con gli errori e il loro trovarsi al cospetto del male, rendono la storia ancora più interessante e articolata. Molto di più di un normale thriller.
La Slaughter sorprende sempre.
La morte è cieca
Cristina Aicardi