Il noir come lente di osservazione del mondo, senza scorciatoie per scoprire intorno a s unumanit dolente. E impietosa lopera di Derek Raymond (pseudonimo di Robert William Cook) uno dei massimi autori del noir contemporaneo, scomparso nel 1994 a 63 anni. Per conoscerlo una buona occasione, forse la migliore, leggere E mor a occhi aperti che la casa editrice Meridiano Zero pubblica ora in edizione economica. Inglese di nascita, una vita spesa in giro per il mondo, scrittore per talento e mille altre cose in una vita avventurosa (rinuncio alla vita agiata e al college per inventarsi mille lavori sul filo della legalit), Raymond ha il sapore del grande scrittore, di quelli che si incontrano di rado e che a buon diritto entrano nellolimpo di un genere, il noir, che prima di tutto uno sguardo filosofico sulla realt e una chiave di interpretazione della vita. “E mor ad occhi aperti” il primo romanzo della Factory, la serie che ha per protagonista il sergente senza nome della fantomatica squadra Delitti irrisolti della polizia londinese. Il libro si apre con una classica scena del crimine: il corpo martoriato di un uomo abbandonato tra i cespugli. Ed subito folgorante lo sguardo dellautore sul volto della vittima: Non era una faccia decisa, ma era la faccia di uno che aveva visto tutto e non aveva capito, se non quanto era stato troppo tardi. Da queste premesse comincia lindagine del sergente senza nome che soprattutto il viaggio tra unumanit disperata e desolata. Raymond non si affatica dietro prove e indizi, il sergente senza nome affida le sue indagini ai nastri registrati dalla vittima prima di essere uccisa, una sorta di controcanto che percorre tutto il libro e diventa un romanzo parallelo e uninvettiva addolorata raccontata in prima persona. La morte costituisce soltanto un epilogo inevitabile: La questione fondamentale, allora, come morire. Tutti dobbiamo affrontare la morte. Il problema come riuscire a farlo lucidamente, deliberatamente, predisponendo ogni cosa fin quasi allultimo istante e registrando tutto. Un privilegio che alla vittima, simbolo di unumanit smarrita, Raymond non conceder.
E mor ad occhi aperti
Matteo Chiari


