Omicidio al liceo – Tommaso Santi

Il romanzo di Tommaso Santi ha due caratteristiche precise. La prima, propria del giallo per ragazzi, è quella della school story; l’altra, più generale, è la “struttura chiusa”, nata con il cosiddetto “delitto della camera chiusa”. Omicidio al liceo presenta entrambi gli aspetti: inizia e poi si svolge e si conclude entro le mura del Carducci durante la tradizionale notte bianca con la caccia al tesoro degli studenti divisi in squadre. Un’ala dell’edificio del prestigioso istituto è chiusa per essere trasformata in collegio per ragazzi forestieri.

Il prologo ci racconta seccamente che proprio nel cantiere chiuso una persona ne colpisce un’altra con una sbarra di ferro e la guarda “come un animale ucciso sul ciglio della strada”. Poi cerca un posto per nascondere l’arma e torna fra i compagni. La vittima è Walter, diciottenne ricco, avvenente, intelligente, manipolatore, capobranco con due scagnozzi, gli Alpha Dogs, e sognato dalle ragazze che lui sfoglia come petali di margherita. Si occupa del caso la commissaria Greta Manin a cui un incidente d’auto ha lasciato uno strano handicap neurologico: la mattina quando si sveglia ha dimenticato tutto quello che ha fatto il giorno prima. La figlia Teresa, che frequenta la III del Carducci, la aiuta scrivendo tutti i passi dell’indagine (interrogatori, deduzioni provvisorie ecc.) e l’indomani la madre legge il diario e riparte. Nessun indizio significativo, movente ignoto, sospetti precari: una giovane professoressa caduta nella rete del predatore ma con alibi, due favorite che si contendono i favori del sovrano, gli Alpha Dogs per lo spaccio di droga, poca roba.

Ma l’assassino va cercato dentro l’istituto tra i partecipanti alla festa. Perché Walter era entrato nel cantiere? Allora Teresa decide di uscire dagli schemi dell’indagine e una notte entra di nascosto nel cantiere, dove trova un biglietto accartocciato per terra e cifrato, ma diversamente da quelli usati per la caccia al tesoro. Canonicamente il colpevole è l’insospettabile. L’autore ha l’idea dell’amnesia notturna, sfida i lettori con i cifrati del Codice Cesare, sorprende con il finale. Da 11 anni

Fernando Rotondo

Potrebbero interessarti anche...