McNee, detective privato a Dundee, viene incaricato da James Robertson di scoprire perché suo fratello abbia deciso di togliersi la vita. Il corpo di Daniel è stato infatti trovato che dondolava da un albero: impiccato. Robertson ha poche notizie su di lui: quel che è certo è che dalla Scozia suo fratello era andato a cercar fortuna a Londra trent’anni prima, diventando il tirapiedi di un boss della mala.
McNee è scettico, ma, raccolte le prime prove, si rende conto che Daniel non aveva un motivo per farla finita e, peggio ancora, la polizia sembra a tutti i costi voler liquidare il caso al più presto. Il detective capisce di aver ficcato il naso in un affare più grande di lui, e un’indagine come tante diventa un gioco nero che si svela un po’ alla volta. Fra colpi di scena e macabre sorprese, McNee stesso rischia di naufragare negli incubi del proprio passato. Un libro dalle atmosfere crude, violente, da incubo, con uno stile claustrofobico e pieno di poesia malata. Una girandola delirante che gronda dolore, con un finale pieno di ombre, quelle che nemmeno la pioggia perenne del romanzo potrà mai più lavar via dall’anima.
Russel A. McLean È l’astro nascente del noir scozzese: le sue storie tagliano come pugnali. Finalista allo Shamus Award è amatissimo dal Ken Bruen di London Boulevard. Vive a Dundee, in Scozia. Autore di due romanzi, con L’impiccato ha raggiunto il successo di critica e pubblico, ottenendo una nomination allo Shamus Award.
Russel A. McLean – L’impiccato – Revolver