Cuore criminale di Umberto Lenzi da domani in libreria – Golem Edizioni
Il settimo e ultimo capitolo delle indagini di Bruno Astolfi. Siamo nel 1947 e questo straordinario investigatore, cacciato dalla polizia nel 1938 perché antifascista, si muove negli ambienti romani tra set cinematografici e salotti dorati alla ricerca di un assassino che potrebbe nascondersi tra le fila della vecchia aristocrazia. Il tutto contornato dall’avvicinamento al neo-realismo cinematografico che segnerà la fine di un’epoca.
“Notai immediatamente il letto disfatto, una bottiglia di whisky rovesciata per terra accanto a un tubetto di aspirina, e rattrappito in un angolo il corpo seminudo della contessa. Mi chinai su di lei e mi resi immediatamente conto che era morta. Strangolata con un foulard di seta rossa, che le aveva scavato profondi solchi nel collo. Il volto era livido, le pupille striate di sangue sporgevano dalle orbite e dalla bocca semiaperta colava della bava nerastra.
Alle mie spalle, udii il grido di orrore della sarta.”
Questo giallo di Umberto Lenzi non è soltanto un pezzo di cronaca di un dopoguerra caotico e violento, ma un romanzo avvincente e di pregi letterari notevoli, con personaggi a tutto tondo come non se ne vedevano dai tempi di Maigret e Philip Marlowe.
Umberto Lenzi, nato a Massa Marittima nel 1931, è un grandissimo regista considerato uno dei padri del poliziesco all’italiana, nella sua lunga carriera ha diretto oltre 60 film. Nel 2008 ha esordito come scrittore creando il personaggio di Bruno Astolfi, un atipico investigatore che agisce a Roma negli anni dal 1938 al 1947. Il primo episodio della serie è stato pubblicato nel Giallo Mondadori mentre i seguenti cinque sono stati pubblicati da Rizzoli con uno straordinario successo di critica e di vendite. Un autore da oltre 10.000 copie a titolo.