Scrivinoir – I fondamenti della scrittura d’indagine

Scrivi noir

Scrivinoir è una mini collana che si propone di offrire agli aspiranti scrittori di romanzi gialli e noir, ma anche agli aspiranti cronisti di nera e a chiunque voglia avventurarsi nel paludoso mondo del codice penale e delle procedure giudiziarie senza possedere una formazione specifica, una sintesi ragionata di tutto quello che concerne le indagini nel nostri paese, a cominciare da chi le conduce, ovvero i magistrati coadiuvati da tutte le forze di polizia e dalle divisioni scientifiche, fino ai protocolli, codificati o tacitamente accettati, che vengono applicati nel corso della ricerca e della raccolta delle prove sulla scena del crimine e dovunque sia opportuno investigare.

Va precisato a questo proposito che in Italia non esiste un corpo di Polizia Giudiziaria a sé stante. Le forze dell’ordine sono suddivise in diversi corpi, militari e non: polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, corpi forestali, interpol, polizia municipale eccetera. Questi corpi, che agiscono autonomamente e dietro mandato del magistrato, sono labirintici ed è molto difficile orientarsi fra le molte competenze che talvolta si sovrappongono, spesso divergono e quasi sempre chi fa da sé, fa per tre.

Ebbene, lo scopo di questa collana è di fornire una guida facile e rapida a chi decide di avventurarcisi senza possedere un minimo di conoscenza della materia giudiziaria.

Ecco, a questo punto generalmente gli aspiranti scrittori di gialli, di noir, di thriller obiettano che non si può imbrigliare la creatività letteraria dentro l’asfittica realtà della procedure investigative.

“La fantasia non conosce confini”. Oppure: “Come la mettiamo con le licenze poetiche?” E, ancora: “Figuriamoci se mi piego alle regole dei questurini! Io sono uno scrittore, Penso, immagino, creo. E le mie storie si reggono benissimo sulle regole che io stesso stabilisco.”

Errore!

Tutti i romanzi, perfino quelli appartenenti al genere fantasy, per funzionare devono essere verosimili. Solo la verosimiglianza fa sì che il lettore venga coinvolto nelle vicende narrate, si immedesimi nei personaggi, soffra e gioisca con loro. E la verosimiglianza si regge su pilastri chiamati regole: le stesse che disciplinano i comportamenti nella realtà. Se le regole vengono ignorate, i pilastri vacillano e crollano e il lettore, disorientato, non è più stimolato a proseguire nella lettura. Aggiungerò che la perfetta aderenza alla realtà è uno dei segreti del successo di opere diventate best seller senza tempo.

Manzoni, Grisham e Larsson docunt!

Adele Marini, giornalista professionista specializzata in cronaca nera e cronaca giudiziaria, ha lavorato per quotidiani e settimanali nazionali. Nel 1995 ha pubblicato il financial-thriller Il Consulente (Modica editore, Pavia), scritto a quattro mani con un grande esperto di reati finanziari, all’epoca ispettore capo della Squadra Mobile di Milano. Dieci anni dopo, riannodando i fili dell’antica passione per il genere noir-non fiction, ha pubblicando Milano solo andata (Fratelli Frilli editori, 2005) con il quale ha vinto il   “Premio Azzeccagarbugli 2006”. A questo romanzo, tradotto in lingua tedesca col titolo Denn nichts ist je vergessen (Goldmann 2009),” è seguito, a un anno di distanza, Naviglio Blues (Fratelli Frilli editori 2008), pubblicato anch’esso in lingua tedesca con il titolo Denn dein ist die Schuld (Goldmann 2010). I suoi racconti sono stati pubblicati in diverse antologie, fra cui Alle signore piace il nero  (Sperling & Kupfer, 2009), Crimini di piombo (Laurum, 2009) e Sorrisi di gatto.

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