Mozart: delitti in Re maggiore



tito gilberto
Mozart: delitti in Re maggiore
todaro
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Non sono bastati oltre due secoli di indagini, studi e ricostruzioni storiche o di fantasia per svelare uno degli enigmi dell’umanità: di cosa morì davvero l’eccelso compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart? La sua prematura scomparsa fece comodo a qualcuno? E se sì, a chi, e a quali indicibili interessi? Alle varie ipotesi più o meno suggestive se ne aggiunge una, serissima, nel delizioso romanzo d’esordio di Tito Giliberto, “Mozart: delitti in Re maggiore”. Giliberto – curiosamente omonimo dell’autore della prima versione italiana del “Don Giovanni”, risalente al 1652 e andata perduta – è un giornalista televisivo che compendia in questo libro studi e passioni di una vita, dall’inchiesta “sul campo” alla musica (che ascolta e che suona), dal giornalismo nell’Impero austriaco alle letture personali. Splendido l’affresco d’epoca, impreziosito da un linguaggio consono e scorrevolissimo. Perfetta la scansione dei capitoli, che sembrano raccontare la storia come i tempi la musica. Utile e divulgativa l’appendice con i profili dei personaggi storici in pillole. (andrea accorsi)

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