Il vampiro che non fa dormire sogni tranquilli all’ispettore Jean-Baptiste Adamsberg, sale al primo posto, come prevedibile, così come sale il valore in copie vendute. Un luogo incerto della Vargas supera la quota di 10mila. Il primo posto in classifica è un “mordi e fuggi” (come ha ironicamente commentato de Luciano Genta su La Stampa) e per il resto si assiste a piccoli movimenti. Sale per la prima volta fra i primi dieci Irené Némirovsky con I doni della vita (Adelphi) e rientrano la Bignardi, l’ultimo Larsson e Giordano che è già nelle top ten in Spagna e Paesi Bassi. La versione inglese della Solitudine dei numeri primi uscirà a giugno (per Doubleday) e quella tedesca in autunno (per Blessing, marchio della Random House/Bertelsmann e partner di Mondadori).
L’ “effetto Fazio” ha fatto salire nella classifica della saggistica Serge Latouche, primo con Breve trattato sulla ricrescita serena, edito da Bollati e Boringhieri, ma non è servito molto a Roberto Saviano, che nonostante l’interessante ospitata a Che tempo che fa, e gli oltre due milioni di copie vendute, scende in 13esima posizione nella classifica della narrativa italiana. Lo supera persino Claudio Baglioni, altro amico di Fazio (ricordate il sodalizio televisivo in Anima Mia?), che si posiziona all’ottavo posto nella narrativa italiana con Questo piccolo grande amore (Mondadori). Ebbene sì, oltre il film, ha anche riscritto il suo tormentone sottoforma di libro, e assicura, in un’intervista (a Fazio tanto per cambiare) che è stata una fatica. Successo: croce e delizia..
E le delizie, seppur vietate sono al centro di ben tre libri nella classifica della varia: Il viaggio dimagrante della Lambertucci, E’ facile controllare il peso, del re dei manuali Allen Carr (in classifica anche con il libro antifumo) e Magri per sempre, dell’indiscusso guru della dieta Zona Barry Sears. Naomi Wolf, una volta ha detto: “La dieta è il più potente sedativo della storia delle donne. Una popolazione con tale tranquilla ossessione è una popolazione facilmente malleabile” .
In epoca di crisi, scioperi, tagli ai posti di lavoro, capisco che mangiando meno si risparmia, ma non sarebbe forse il caso di fermarci a pensare a come migliorare la situazione piuttosto che leggere dei libri per dimagrire?